27 febbraio 2016

Una traccia d'amore 2 - Le dakini


«Le dakini di forma benevola svolgono la funzione di nutrire con il cibo ordinario oppure con quello spirituale, impartendo insegnamenti, proteggendo il Dharma e, insieme, gli adepti che lo praticano. Esse guidano attraverso il consiglio, l'esortazione, l'ispirazione, illuminano con la sapienza della profezia; con il loro canto di lode elogiano gli adepti e i frutti da essi conseguiti nella pratica, incoraggiandoli nel Cammino. In forma mondana e malevola, poi, esse possono provocare il praticante e metterlo alla prova, al fine di scalfire il suo attaccamento alla visione duale o egoriferita dell'esperienza.»


Carla Gianotti
Tratto da Donne di Illuminazione. Dakini e demonesse, madri divine e maestre di Dharma
Nella foto: il Buddha di Massima Gioia (scr. Chakrasamvara; tib. Korlo Demchok), l'yidam principale del lignaggio Kagyu (dettaglio da un dipinto di Robert Beer)
M.S.

25 febbraio 2016

C’è Dharma e dharma...

 
Il ‘Dharma’: nel Buddhismo, Dharma scritto con la maiuscola indica gli insegnamenti del Buddha, la loro pratica, la via verso l'Illuminazione. Indica il Buddhismo stesso. Il Dharma esprime l'intera realtà – che il Buddhismo si impegna a trasmettere e spiegare. Il Dharma buddhista è simboleggiato da una ruota, il dharmacakra; è il secondo dei Tre gioielli; un discorso sul Dharma (sansc. Dharmyāṃ kathām) è un discorso pubblico tenuto da un maestro buddhista sugli insegnamenti.

I ‘dharma’ (spesso al plurale): nei testi buddhisti il termine dharma viene anche usato in senso tecnico con il valore di ‘fenomeno’, ‘cose’, ‘fatti’, ‘elemento’, ‘stati mentali’, ‘oggetti mentali’, ‘caratteristica, ‘qualità’. Il termine scritto con l'iniziale minuscola indica dunque i diversi fenomeni osservabili. (La parola sanscrita ‘dharmata’ (tib. chods nyid) si riferisce alla natura dei dharma, vale a dire alla natura ultima dei fenomeni).
 

Quindi, per distinguere, in italiano si scrive Dharma, con la D maiuscola  e dharma con la d minuscola a seconda del significato (come tradotto da Conze e da Schopen).
 
 
I.C.

22 febbraio 2016

Oggi è il Chötrul Duchen, 'Il grande giorno delle miracolose manifestazioni'

 
Oggi, 22 febbraio 2016, è il giorno del Chötrul Duchen, ‘Il grande giorno delle miracolose manifestazioni’.
 
 
Dal 9 al 22 febbraio 2016 ricorrono i quindici giorni di manifestazioni miracolose fatte dal Buddha Shakyamuni per accrescere la devozione dei suoi studenti.
Questi quindici giorni sono detti "moltiplicatori", vale a dire che l’effetto di ogni nostra azione è aumentato milioni di volte, e il quindicesimo giorno, il Chö
trul Duchen, è particolarmente potente. È un giorno in cui si moltiplicano dieci milioni di volte gli effetti di tutte le azioni positive e negative.
Pertanto oggi sarà eccellente impegnarsi in attività positive! Incoraggiamo tutti a fare buoni auspici per i progetti del Buddhismo della Via di Diamante in tutto il mondo!
 
 
Nota: un famoso Stupa dei Miracoli in Occidente è lo stupa del centro di ritiri della Via di Diamante a Kuchary, in Polonia (nella foto), fatto costruire da Lopon Tsechu Rinpoche e inaugurato il 29 luglio 2002.
 
 
I.C.

19 febbraio 2016

Impermanenza

 
«Il pensiero dell'impermanenza, l'inevitabilità della trasformazione e della morte, cambia il modo in cui ti rapporti ad ogni cosa. E' importante esserne consapevoli. I momenti che passano diventano giorni, i giorni diventano mesi, i mesi diventano anni, e gli anni che passano diventano presto il trascorrere delle nostre stesse vite. Ci sono così tante cose che tutti vogliamo sperimentare e fare nelle nostre vite, ma così poche vengono realizzate. Pensa a quanti anni possono trascorrere senza che tu riesca a finire un libro che hai messo da parte da leggere! La vita è così, semplicemente passa senza che te ne accorgi. E dato che questa specifica vita è così preziosa, non dovremmo sprecare il nostro tempo seguendo i capricci delle nostre menti irrequiete. Non sappiamo quanto a lungo vivremo e non abbiamo alcuna garanzia di una buona rinascita futura: pertanto, dobbiamo riconoscere il valore del tempo prezioso che abbiamo in questo preciso momento e non dobbiamo buttarlo via.»
 
 
XIV Kunzig Shamar Rinpoche Mipham Chokyi Lodro (1952-2014)
Tratto da The Path to Awakening
Tradotto da C.R.
 
Nella foto: arcobaleno iberico; photo by M.P.

17 febbraio 2016

Dalla Russia con motivazione - parte II

 
 
Splendide notizie da Mosca! Dopo un'ultima affollata meditazione nel vecchio centro buddhista, divenuto ormai troppo piccolo, lo scorso weekend il sangha moscovita ha fatto le valigie e si è finalmente trasferito nel Big Moskovsky. Il nuovo spazio (1117 mq con un terreno circostante di circa 2700 mq), situato nelle vicinanze della Piazza Rossa, apre nuove grandiose possibilità per gli amici russi e per il Buddhismo della Via di Diamante.
 
 
Per altre informazioni sul centro di Mosca e sul Buddhismo della Via di Diamante in Russia: http://www.buddhism.ru/centers/moscow/
Per altre foto dell'evento:
Vedi anche il post precedente:

14 febbraio 2016

Aprirsi all'altro senza riserve


«Le caratteristiche maschili che, nella loro forma pura, sono le qualità buddhiche di pacificazione, accrescimento, fascinazione e forte protezione si completano con le cinque saggezze della donna: simile allo specchio, dell'equanimità, che discrimina, dell'esperienza, che permea tutto. A loro modo conducono a una vita interiore pienamente sviluppata: la parola e il corpo vengono impiegati a beneficio degli altri. Fino al momento in cui non sorge una completa apertura, queste ricchezze si incontrano in modo compiuto e veloce sul piano della fiducia dell'amore fisico, senza il quale verrebbe a mancare la forza immediata. Si tratta in questo caso di un amore riconoscente, che dona, un amore in cui la totalità viene amata per i particolari che la compongono e viceversa. Soltanto chi si apre senza riserve è in grado di acquisire tutte le qualità dell'altro senza eccezioni.»


Lama Ole Nydahl
Tratto da Il Buddha e l'Amore
http://edizioni-mediterranee-buddha-e-amore.blogspot.it/

12 febbraio 2016

Lettera di Sua Santità il XVII Karmapa Trinley Thaye Dorje sulle recenti catastrofi

 


Nuova Delhi, 11 febbraio 2016
 
Cari amici di Dharma,

nei primi giorni di questo nuovo anno lunare, questo anno della Scimmia di Fuoco, abbiamo visto ogni genere di catastrofe: le alluvioni in Malesia; l'epidemia di febbre gialla in Angola; lo scontro ferroviario in Germania; le bombe in Nigeria; il virus Zika in Brasile; la continua crisi umanitaria che coinvolge le persone che fuggono dalla Siria e da altri paesi devastati dalla guerra; e molti altri disastri in tutto il mondo.

Di fronte a simili notizie, preghiamo insieme affinché questo nuovo anno non porti ulteriori tragedie. Di fronte a tale sofferenza e dolore straziante, rispondiamo con compassione e gentilezza amorevole; prendiamoci cura l'uno dell'altro, e usiamo le nostre preziose vite umane per essere di beneficio per tutti gli esseri senzienti.

Prego per tutte le persone colpite da eventi tragici nel mondo, e invito anche voi a fare lo stesso.
 
 
Con compassione
Karmapa Trinley Thaye Dorje


Fonte: http://www.karmapa.org
Tradotto da C.R.

10 febbraio 2016

Lettera di Sua Santità il XVII Karmapa Trinley Thaye Dorje sulla nascita di Sua Altezza Reale il Gyalsey, il principe del Bhutan

 


Nuova Delhi, 10 febbraio 2016


In questa gioiosa occasione della nascita di Sua Altezza Reale il Gyalsey, possano le tre deità di lunga vita, Amitayus, Tara Bianca e Ushnishavijaya, benedire Sua Altezza Reale il Gyalsey.

Vorrei offrire le mie congratulazioni e i miei migliori auspici a Sua Maestà il Re Jigme Khesar Namgyel Wangchuk e a Sua Maestà la Regina Jetsun Pema Wangchuck.


Possano il regno del Bhutan e i suoi abitanti non conoscere limiti ai propri meriti e saggezza perché questi sono la causa assoluta di pace e prosperità.


Possa la connessione con il Buddhadharma che è profondamente radicata nel paese predominare per il bene di tutti gli esseri senzienti.



Con preghiere,
Karmapa Trinley Thaye Dorje



Fonte: http://www.karmapa.org
Tradotto da C.R.
Per altre informazioni: E' nato il Royal Baby del Bhutan, in La Stampa, 6 febbraio 2016

9 febbraio 2016

Happy New Year

Cari tutti,
oggi si festeggia il Losar, l'inizio del nuovo anno tibetano.
In questa giornata è propizio dedicarsi alla pratica del Dharma, compiere azioni virtuose e fare buoni auspici per la lunga vita dei nostri maestri.
Ogni anno il Losar viene celebrato in una data diversa perchè segue il calendario lunare, e cade nel primo giorno di luna nuova (nel 2017, per esempio, cadrà il 28 gennaio).
I festeggiamenti si protraggono per uno, tre o persino quindici giorni (dipende dalla zona).
Il Losar prende anche il nome di Bal Gyal Lo, dalle parole Bal (Tibet), Gyal (re) e Lo (anno). Il nome è dovuto al fatto che le celebrazioni sono state effettuate, per la prima volta, nell’anno della salita al trono del primo Re tibetano, anche se il festeggiamento del Losar precede l'avvento del Buddhismo in Tibet - può essere infatti datato al preriodo prebuddhista Bön.
 
 
Ecco il messaggio che Sua Santità il XVII Karmapa Trinley Thaye Dorje ha pubblicato sul suo sito per augurare buon anno ai suoi studenti.
 
 
 
 
All'inizio dell'Anno della Scimmia di Fuoco vi mando i miei più sentiti auguri di buon anno. Possano realizzarsi tutte le vostre aspirazioni tese al bene di tutti gli esseri e possano tutti i vostri sforzi virtuosi produrre frutti.

Praticate bene e per favore continuate a fare buoni auspici perché la rinascita di Sua Santità Shamar Rinpoche avvenga presto.


Thaye Dorje, Sua Santità il XVII Gyalwa Karmapa
 
 
Testo e traduzione di M.S.

8 febbraio 2016

La lepre che segue le orme del leone

 
«La vita di ascetismo e ritiro di Milarepa contrastava nettamente con la vita esteriore del suo insegnante, Marpa. Quando gli venne chiesto perché non ricalcasse l'esempio di Marpa sul piano esteriore, Milarepa rispose che sarebbe stato come una lepre che cercasse di seguire le orme di un leone. E quando uno dei suoi studenti gli domandò: "Possiamo impegnarci in una vita attiva fintanto che si dimostra di beneficio per gli altri esseri?", Milarepa rispose: "Puoi farlo se non c'è attaccamento a scopi egoistici, ma è difficile".»


Jampa Mackenzie Stewart - The Life of Gampopa
Tradotto da C.R.

6 febbraio 2016

Lettera di Sua Santità il XVII Karmapa Trinley Thaye Dorje sul terremoto a Taiwan

 
 
 
Nuova Delhi, 6 febbraio 2016


Cari amici di Dharma,

è con enorme dolore che sono venuto a sapere del devastante terremoto che ha colpito la città di Tainan, nella parte meridionale di Taiwan, nelle prime ore di questa mattina, giusto due giorni prima delle celebrazioni per il nuovo anno cinese.

Diverse persone hanno perso la vita, centinaia sono ferite o ancora intrappolate negli edifici crollati e molte di più hanno perso le loro case e i loro averi, rimanendo senza alcun mezzo di sostentamento.

In quanto praticante del Buddhadharma, offro i miei auspici e preghiere a tutti quelli che sono stati colpiti da questa calamità e chiedo anche a tutti i miei studenti di fare lo stesso.

In particolare, vi chiedo di concentrarvi sul mantra delle sei sillabe di Chenresig, di dedicare i meriti alle vittime di questo disastro e anche a quelle di tutte le catastrofi naturali e ad opera dell’uomo.


Con preghiere,
Karmapa Trinley Thaye Dorje



Fonte: http://www.karmapa.org
Tradotto da C.R.

3 febbraio 2016

La vera meditazione


«Quando si è in meditazione profonda si sperimenta la vastità senza inizio della mente. Al di là di ogni concetto e di ogni dubbio si percepisce che il principio consapevole è spazio, si comprende che ogni esperienza esprime la sua chiarezza e che la presenza di ambedue costituisce la sua illimitatezza. Invece di cercare senza tregua la salvezza in sempre nuove distrazioni, che vengono considerate felicità, la mente risplende di per sé; la sua forza radiosa non è altro che la sua capacità innata di percepire, che non è separata dall'esperienza stessa.
Nella vera meditazione i pensieri non sono dei nemici. Non importa quale sia il loro contenuto, si osserva il loro manifestarsi da soli e li si lascia passare e scomparire, come quando si osservano dei bambini giocare. Se la mente non avesse i pensieri sarebbe più povera! Se questi non danno origine né ad attaccamento, né a concetti squilibrati, allora non disturbano affatto. In caso contrario - se non si sperimenta nulla - non si deve credere di essere finiti in un buco nero.
Soffermandosi nel qui ed ora il principio consapevole diventa come un bicchiere d'acqua melmosa nel quale le particelle di fango si sono depositate sul fondo; la sua chiarezza non ha bisogno di niente dall'esterno e rende visibili i fenomeni interiori ed esteriori in modo sempre più palese.»


Lama Ole Nydahl
Tratto da Il Grande Sigillo