27 maggio 2016

Una traccia d'amore 7 - Maschile e femminile

 
«L'illuminazione è innanzitutto possibile grazie al legame tra femminile e maschile: qui si completano il diamante, maschile, che è in grado di risplendere da solo, e il fiore di loto, femminile, che vuole accogliere e dare vita. Una volta realizzata la natura di buddha, gli ambiti femminile e maschile illuminati sono fusi l'uno con l'altro. Per quanto concerne i corpi, i tratti distintivi dei due sessi diventano ancora più chiari.»
 
 
Lama Ole Nydahl
Tratto da Il Buddha e l'Amore
Immagine: Mente di Diamante (tib. Dorje Sempa, scr. Vajrasattva) in unione con Consorte di Tutti i Buddha (tib. Sangye Thamche Khandro, scr. Sarwa Buddha Dakini).

24 maggio 2016

Gli ostacoli sono un segno di buona riuscita

 
Quando fate qualcosa, insorgono degli ostacoli, e avete l'occasione di passarci attraverso. Gli ostacoli sono un segno di buona riuscita.
 
 
XVI Karmapa Rangjung Rigpe Dorje
Tradotto da M.S.

21 maggio 2016

Vesak

 
Oggi, il quindicesimo giorno del quarto mese lunare, in cui cade la luna piena, è il Vesak (Saka Dawa Düchen, in tibetano): si tratta del giorno più importante e favorevole per il Buddhismo,  in cui si celebrano la nascita, l'illuminazione e il parinirvana del Buddha Shakyamuni. Gli effetti di tutte le azioni positive e negative vengono moltiplicati dieci milioni di volte.
 
 
Immagine: statua del Buddha Shakyamuni presso il tempio di Mahabodhi a Bodh Gaya (India), il luogo dove il Buddha raggiunse l'illuminazione.
C.R.

20 maggio 2016

Secondo anniversario del parinirvana di Shamar Rinpoche

 
Giovedì 19 maggio, in base al calendario tibetano, ricorre il secondo anniversario del parinirvana del XIV Shamar Rinpoche Mipham Chokyi Lodro.

«Tra tutti gli esseri umani, quelli che hanno già trovato il Dharma e hanno una qualche comprensione degli insegnamenti del Buddha possiedono quella che chiamiamo una preziosa vita umana. Perché è preziosa? Perché avete trovato una soluzione nella mente. Sì, è preziosa, fortunatamente avete reso la vostra vita significativa; tuttavia è impermanente, e state invecchiando con ogni momento. Senza una soluzione come l'illuminazione, la vita non ha alcun significato. Attraversare la vita senza difficoltà è una buona idea e il desiderio di tutti, ma non sappiamo se le cose risulteranno davvero nel modo in cui volete. Tuttavia, se affrontate la vita mettendo in pratica i metodi che vi conducono fuori dalla trappola del samsara, allora ogni momento è significativo.» 


Tratto da Enlightenment Is Within You, Kagyu Life International, No.3, 1995
A questo link la preghiera composta da S.S. il XVII Gyalwa Karmapa Trinley Thaye Dorje per la veloce rinascita dello Shamarpa
C.R.



17 maggio 2016

Il Buddhismo nella vita quotidiana: insegnare in una scuola elementare

Il Buddhismo nella vita quotidiana: insegnare in una scuola elementare
di John Christopherson
 
 
I praticanti del Buddhismo sanno che la pratica è intesa per essere parte integrante della vita quotidiana. Lo scopo del Buddhismo è influenzare ogni nostro singolo momento di esperienza, portando sempre più chiarezza, stabilità e fiducia, finché alla fine raggiungeremo uno stato illuminato: quello del Buddha.
 
 
 

Un lavoro sempre dinamico
Molti passano gran parte della vita adulta impegnati nella carriera a vari livelli. Pertanto è saggio trovare un impiego che sia significativo e piacevole. Il lavoro di un insegnante di scuola elementare è affascinante e offre, mettendo in pratica la saggezza buddhista, la situazione perfetta per sviluppare abilità. Per sua natura si tratta di un ambiente di lavoro sempre brioso, emozionante,  imprevedibile. I miei colleghi e io abbiamo l'onore di guidare lo sviluppo di giovani che stanno sbocciando, che un giorno potrebbero sostenere la società. Quest'ultima fa affidamento sulle istituzioni educative per formare la prossima generazione su una miriade di concetti, abilità e comportamenti. Nella vita di un individuo, la famiglia e altri elementi portano con sé uno slancio maggiore  rispetto a un qualsiasi anno scolastico, eppure gli insegnanti hanno un grande impatto.
Ci si aspetta che gli insegnanti di scuola elementare svolgano una vasta gamma di incarichi: educatore intellettuale, psicologo, istruttore comportamentale, assistente, moderatore, organizzatore di eventi eccetera. Non c'è fine a quanto la propria professione possa essere perfezionata, visto che ogni incarico comporta un'ampia gamma di abilità. È difficile immaginare una carriera più dinamica: agli insegnanti di scuola elementare viene richiesto di mantenere la consapevolezza costante dell'intera classe e, al tempo stesso, di dedicarsi a lezioni individuali oppure a piccoli gruppi, in modo da riconoscere l'attuale livello di comprensione dell'alunno, il suo livello successivo di potenziale e come guidarlo alla meta. Con una tale attività mentale non c'è possibilità di annoiarsi, è un costante stato transitorio e i giorni, i mesi e gli anni sono pieni di contatto umano,  profondo e significativo.
 
Allievi per natura
Durante gli ultimi anni scolastici, ho avuto il compito emozionante di educare ventisei bambini di sei e sette anni, cinque dei quali parlavano poco o nulla di inglese (per loro ho potuto usufruire di 45 minuti di assistenza al giorno). Può anche sembrare una classe non troppo numerosa ma è enorme se si considera il tipo di educazione, personalizzata, adeguata alla visione del mio distretto scolastico. La maggior parte delle classi di prima elementare della città ha infatti circa tredici alunni. Fortunatamente, era un gruppo straordinario. Grazie al notevole e premuroso livello di impegno delle loro famiglie, tutte di buona istruzione, amava imparare. Si tratta di famiglie che fanno scelte consapevoli, che danno priorità alla vita familiare e si concentrano sull'educazione dei figli anziché, per esempio, su guadagni maggiori o carriere intense che però portano via molto tempo. Dopo una formazione uguale per tutti all'inizio dell'anno scolastico, i bambini sono   impegnati in compiti autonomi, per esempio lettura a scelta libera, scrittura, o matematica – mentre io lavoro per brevi periodi di tempo principalmente con piccoli gruppi, in modo da individuare il livello successivo di comprensione. I giovani Einstein non si sono mai annoiati e hanno sempre voluto tenersi impegnati a sviluppare nuove comprensioni del proprio mondo. Dovevo sempre stare attento: il mio compito principale era di trovare modi per appagare la loro sete di apprendimento.
 
Vite difficili
Purtroppo non tutte le situazioni nelle classi possiedono queste qualità. Durante lo scorso anno scolastico, una parte del mio incarico consisteva nel lavorare su matematica e scrittura con dodici studenti, per due ore e mezza al giorno. Il tempo era poco e il gruppo piccolo, ma il lavoro  incredibilmente più pesante, dato che questi alunni venivano perlopiù da situazioni familiari precarie. Non era raro che avessero un genitore, un fratello o un altro parente stretto in prigione, e svariati fratelli e sorelle con una sola madre e tanti padri diversi. Alcuni alunni appartenevano a famiglie che smerciavano droga sotto casa, altri facevano i conti con povertà, mancanza di un'abitazione, abusi.
In una situazione del genere era molto difficile sostenere la crescita di bambini che, non avendo un intrinseco desiderio di svilupparsi, avrebbero preferito essere lasciati in pace. L'unico elemento tranquillo e stabile nelle loro vite era la scuola. Questi bambini soffrivano di frustrazione cronica, dolore e sensazione di impotenza. Semplicemente, non era possibile lavorare con loro nello stesso modo in cui lavoravo con i ventisei giovani dotati di pensiero indipendente che mi erano stati affidati.
I bambini in situazioni così difficili hanno bisogno di maggiore attenzione e sostegno rispetto a quanto può essere offerto in concreto nell'arco di un anno scolastico. Avendone preso atto, il mio scopo era far capire in modo chiaro la situazione, sapendo che altrove e in modo evidente non avrebbero ricevuto il messaggio: che solo loro potevano avere il controllo dei propri stati emotivi, che incolpare qualcun altro non avrebbe mai portato risultati soddisfacenti e che anzi, così facendo, avrebbero rinunciato al potere di agire in qualsiasi situazione si fossero trovati. In questo insegnamento è implicita la comprensione che il rispetto è fondamentale - una comprensione che fa chiaramente parte del curriculum scolastico.
 
Insegnamenti sul karma nell'ambiente di lavoro
Da queste due situazioni contrastanti possiamo vedere con quanta forza dominino le impressioni karmiche. Mentre è ragionevole che i bambini possano sentire di non avere il pieno controllo sulle proprie vite, dato che per la loro sopravvivenza dipendono ancora dai genitori o da altri adulti, l'analisi di opposte attitudini in merito alla responsabilità ci offre una visione di schemi comportamentali più ampia. Inoltre, ci dà la possibilità di vedere come siano già piantati i semi per la futura vita da adulti.     
È quasi impossibile per questi bambini, che in così tanti aspetti della vita sperimentano mancanze,  accettare il fatto che le proprie azioni abbiano un impatto così profondo sul futuro. Il rifiuto di ammettere responsabilità per la propria situazione, mantenendo la visione che qualcun altro sia la causa del problema, rende impotenti. Certo, come potrebbe una persona aver presa sui propri stati mentali, se qualcun altro ne ha il controllo? Forse la visione costante di assumersi la responsabilità è troppo sottile per una mente non allenata, ma tuttavia crea un'impressione potente. Sottrarsi abitualmente alle responsabilità fa sì che una persona creda sempre più di non avere il controllo, rinforzando così questo infelice circolo di frustrazione. Per quanto talvolta possa essere scomodo e insolito, prendersi la piena responsabilità è l'unico approccio logico. Per coloro che sperimentano un'abbondanza di sostegno fin da piccoli, è una comprensione abbastanza naturale. Inoltre, quando sbagliano, possono ammetterlo ed imparare dall'errore.
 
Qualità degli insegnanti
Il bravo insegnante di scuola elementare manifesta molte qualità degli insegnanti buddhisti. Entrambi vogliono sostenere lo sviluppo dei propri studenti e far emergere il loro potenziale. Entrambi devono avere pazienza e comprensione delle loro diverse velocità di sviluppo. Entrambi devono impiegare diversi tipi di mezzi abili per permettere agli studenti di sviluppare la loro personale comprensione ed esperienza. Inoltre, ovviamente, devono avere entrambi esperienza di ciò che stanno cercando di insegnare.
Esiste però una differenza chiave tra un insegnante di scuola e uno buddhista. Il primo insegna principalmente delle nozioni, radicate nel mondo condizionato. Il secondo, l'insegnante buddhista,  lavora soprattutto con una saggezza che è al di là delle condizioni, la verità assoluta che punta direttamente alla natura della mente.
 

"Un bravo insegnante di scuola deve concentrarsi sul potenziale degli esseri, piuttosto che sui loro limiti. Se siamo in grado di vedere il potenziale negli altri, siamo nella posizione di ispirare fiducia nel loro potenziale."
 

Relazione studente-insegnante
C'è una differenza fondamentale tra la relazione con gli studenti di un insegnante buddhista e quella di un insegnante scolastico. La relazione insegnante buddhista/studente è basata sulla scelta, mentre c'è davvero poca o nessuna scelta per la relazione insegnante/studente a scuola. Tuttavia, l'idea di incoraggiare il pensiero critico è presente anche in quell'ambiente produttivo che può essere la classe, nel senso che se un buon insegnante buddhista incoraggia i suoi studenti a esaminare criticamente, così fa anche un bravo insegnante nella propria classe. Se dovessi ridurre la griglia degli obiettivi educativi a un unico punto, questo sarebbe la capacità di pensare criticamente. L'istituzione educativa esiste per formare persone capaci e indipendenti. Se qualcuno è in grado di impiegare la consapevolezza critica in modo maturo, può farsi strada in ogni situazione che incontra ed essere così davvero libero.
 
Funzione dell'insegnante
Oggi, la scuola elementare non condivide la visione per cui gli alunni sono vuoti contenitori in cui l'insegnante riversa la conoscenza. Al contrario, c'è consapevolezza della complessità che ogni bambino porta a scuola, del fatto che ognuno abbia dei modi di comprensione unici e il bisogno di dedurre da sé il proprio significato. In altre parole, riconosciamo che non possiamo insegnare nulla all'alunno; possiamo solo fornire un sostegno, delle condizioni e un'eccellente impalcatura, che siano adeguati ad aiutarli nel progredire verso il loro successivo livello di comprensione. Per far bene tutto questo, si deve conoscere lo schema dello sviluppo concettuale di ogni specifica area di insegnamento. A che punto si trovi il livello di comprensione del bambino, quale sia il passo successivo, e come portarlo a quel punto, sono le tre domande guida del nostro insegnamento. È una comprensione cruciale, ma vale poco senza la visione corretta. Un bravo insegnante di scuola deve concentrarsi sul potenziale degli esseri, piuttosto che sui loro limiti. Se siamo in grado di vedere il potenziale negli altri, siamo nella posizione di ispirare fiducia nel loro potenziale. Questa visione è il punto di partenza. La conoscenza e i mezzi necessari vengono poi sviluppati nel momento in cui l'insegnante perfeziona la propria arte.
Un Lama, uomo o donna, dimostra in ogni momento la padronanza di questa visione. Riesce a vedere e incoraggiare il potenziale in modi che sono al di là della nostra comprensione. Supervisionando il progresso di una classe di alunni, abbiamo un'opportunità naturale di imitare  le  qualità del Lama. Mettere in pratica questa visione mi ha insegnato molto su quanto sia straordinario il mio insegnante. Mentre io ancora mi sforzo di concentrarmi sul potenziale dei miei alunni in ogni momento, il Lama non perde mai quella visione. La sua mente è così pura che le sue parole di incoraggiamento possono ispirare profondamente e far sviluppare i suoi studenti.
Far propria la visione che tutti gli esseri sono dei buddha ma ancora non se ne sono resi conto – accompagnata dalla comprensione che tutti gli esseri vogliono la felicità e desiderano evitare la sofferenza – funziona come base incredibilmente solida su cui fare affidamento come insegnante scolastico. Ci addestriamo a questa comprensione nella meditazione e nella pratica, sperimentandola nella vita quotidiana. L'insegnamento a livello assoluto che tutti gli esseri hanno la natura di buddha, ci fornisce una prospettiva che a sua volta guida le nostre azioni a livello relativo. L'allenamento ci ripaga, perché ci aiuta a comprendere i mezzi adatti per lavorare con ogni individuo. Alunni di soli sei anni capiscono quando un adulto li rispetta. Percependo il rispetto da parte dell'insegnante, sono più inclini ad aprirsi e lavorare sodo perché si fidano del fatto che l'insegnante ha ben presente il loro interesse e che ascolterà sinceramente quello che dicono.
Un altro modo in cui questa visione rende più efficace la relazione con l'alunno consiste nella libertà che offre all'insegnante. Poiché diamo sempre più fiducia alla nostra mente e motivazione, non dobbiamo più preoccuparci del politically correct, che non fa altro che soffocare il vero dialogo. Possiamo parlare apertamente con i nostri studenti, allenarli ad un atteggiamento produttivo e utilizzare qualsiasi mezzo necessario per far passare un messaggio. Inoltre ci libera dalla paura di fare complimenti sinceri che vengono dal cuore. Non è raro per me avere gli occhi lucidi davanti a una classe piena di alunni quando dico loro quanto a mio parere siano tutti grandiosi e quanto apprezzi l'opportunità di lavorare con loro.  
Ricordarmi di come sia essere bambino e relazionarmi al mondo degli alunni mi permette di coinvolgerli nell'apprendimento. Quando inizia la lezione, mi aspetto grande concentrazione e alta qualità, ma giochiamo anche molto. Finché gli alunni sono in grado di rimettersi in riga quando è necessario, possono esserci moltissimi momenti preziosi in cui tutti facciamo delle gran risate. Giocare con questi brevi momenti di caos (durante i quali rompo in genere una “regola” per tenerli a bada) è estremamente efficace per aiutare i bambini a ottenere di più nei momenti di concentrazione. Gli adulti fanno pause caffè o sigaretta, noi pause-risata.
Il Buddhismo ci insegna a essere presenti nel momento. Molto spesso la nostra mente è nel passato o nel futuro, sperando o temendo. Quando accade, non siamo in grado di apprezzare nulla di ciò che sta davanti ai nostri occhi, e possiamo perdere una preziosa opportunità.
Da una prospettiva pedagogica, parliamo di teachable moments, “momenti propizi per l'apprendimento”. Questi avvengono quando da parte degli studenti accade il giusto momento di apertura oppure di comprensione iniziale.
Un buon insegnante non ha paura di mettere da parte dei piani ben progettati per poter sfruttare al meglio momenti del genere. Secondo me è cosa intelligente avere un'idea generale di dove voglio portare la lezione, conservando però la flessibilità necessaria per rispondere a ogni situazione. La miglior preparazione che posso offrire ai miei alunni è imparare a fidarmi della mia stessa mente così da poter essere pienamente presente per loro.
 

"Far propria la visione che tutti gli esseri sono dei buddha ma ancora non se ne sono resi conto – accompagnata dalla comprensione che tutti gli esseri vogliono la felicità e desiderano evitare la sofferenza – funziona come base incredibilmente solida su cui fare affidamento come insegnante scolastico."
 
 
John Christopherson
 
John Christopherson ha incontrato il Buddhismo della Via di Diamante nel 1999, quando ha preso rifugio. Da quel momento ha aiutato a organizzare e gestire il Centro Buddhista di Madison, nel Wisconsin (Usa) ed è stato parte integrante dello sviluppo della Via di Diamante negli Stati Uniti. Attualmente vive a Madison, dove lavora come insegnante di scuola elementare, e risiede con sua moglie, Madelyn, nel Centro Buddhista.
 
 
 
Fonte: John Christopherson - Buddhism Alive in Elementary Classroom, Buddhism Today 20, Fall/Winter 2007
Tradotto da L.F.



13 maggio 2016

Oggi è il Kutampa, l'anniversario della nascita del Buddha Shakyamuni

 
Oggi, il settimo giorno del quarto mese lunare, ricorre il Kutampa in cui si celebra l'anniversario della nascita del Buddha Shakyamuni. Si tratta di un'occasione di buon auspicio: gli effetti di tutte le azioni positive e negative vengono moltiplicati di centomila volte.
 
«Il Buddha, maestro ed esempio, una volta illuminato si manifestò al livello ultimo nella forma di Mente di Diamante. Mentre nell'India nord orientale meditava sotto l'albero dell'illuminazione, tutti i buddha del passato, del presente e del futuro si condensarono come espressione della forza dell'illuminazione in una forma femminile chiamata Consorte di Tutti i Buddha (tib.: Sangye Thamche Khandro - sanscr.: Sarwa Buddha Dakini) che sedette con lui. Le loro energie circolarono tra i loro corpi in unione, e i principi maschile e femminile si completarono e tutti i loro centri si aprirono. Spazio e gioia inseparabili: la coppia risplendette di forza propria. Attraverso l'unione delle qualità e dei campi d'azione maschili e femminili si manifestò l'illuminazione.»
 
 
Testo tratto da Lama Ole Nydahl - Il Buddha e l'Amore
Immagine: Buddha Shakyamuni, pittura murale, centro di ritiri di Karma Guen (Spagna)
C.R.
 
 

10 maggio 2016

Karma Guen teaser: Nedo Rinpoche

Cari tutti,
il corso al centro di ritiri di Karma Guen (Spagna) è ormai imminente. Vi proponiamo un breve profilo di Nedo Rinpoche, l'insegnante che affiancherà Lama Ole Nydahl dando insegnamenti e iniziazioni. 
 
 
 
 
Nedo Rinpoche è la sesta reincarnazione nel supremo lignaggio Nedo Kagyu; si tratta di una sottoscuola del lignaggio Karma Kagyu che era legata al VI Shamarpa e risale al maestro Karma Chagme Rinpoche (1613-1678). Questi scrisse le preghiere di auspicio del Dewachen, e il lignaggio Nedo Kagyu pone grande enfasi sugli insegnamenti relativi alla terra pura. Uno degli insegnamenti molto noti di questa sottoscuola è il "Dharma dello Spazio", tanto che essa è anche conosciuta come lignaggio del "Dharma dello Spazio": si dice che Karma Chagme Rinpoche abbia ricevuto queste istruzioni da voci dello spazio nel cielo.
 
Nedo Rinpoche è nato il 2 agosto 1962 a Pema Thang, in India. Nel 1972, all'età di dieci anni, venne riconosciuto da Sua Santità il XVI Gyalwa Karmapa Rangjung Ripge Dorje come la reincarnazione del precedente Nedo Rinpoche e, nello stesso anno, Sua Santità Dilgo Khyentse Rinpoche lo riconobbe formalmente e gli conferì le vesti cerimoniali e il titolo.
 
A quattordici anni prese i voti del monaco novizio, e fino all'età di diciotto anni ricevette la sua formazione e le trasmissioni dal XVI Karmapa e sotto la sua guida presso il monastero di Rumtek, in Sikkim. Nel 1980 il Karmapa lo mandò quindi al monastero di Thubten Chokhor Ling, in Lhadak, per un'ulteriore formazione: Nedo Rinpoche soggiornò tre anni presso il monastero, ricevendo molti insegnamenti e trasmissioni importanti da Tsurpu Dupon Dechen Rinpoche. Inoltre, su incarico del Karmapa, si occupò del monastero e dei suoi monaci, conferendo insegnamenti e iniziazioni ai monaci e ai laici della regione.
 
All'età di ventuno anni, Nedo Rinpoche prese dal XVI Karmapa i voti dell'ordinazione completa. Nel 1985 tornò poi al monastero di Rumtek per prendere parte a un secondo ritiro di tre anni: sotto la guida di Bokar Rinpoche, il Maestro di Ritiro, praticò i tantra della tradizione di Marpa, i sei yoga di Naropa e la Mahamudra, ricevendo anche le iniziazioni ordinarie e straordinarie, le trasmissioni orali, la Mahamudra e la Maha Ati. Conseguì la piena comprensione e la realizzazione di tutti questi insegnamenti.
 
Oltre a S.S. il XVI Gyalwa Karmapa Rangjung Rigpe Dorje, i suoi principali insegnanti furono S.S. Dilgo Khyentse Rinpoche, Riwa Saljay Rinpoche, Urgyen Tulku e Bokar Rinpoche: da loro ricevette molti insegnamenti sulle tradizioni sia nuove sia antiche, trasmissioni orali, iniziazioni, spiegazioni, etc.
 
All'età di venticinque anni, quando uscì dal ritiro, i quattro detentori del lignaggio lo incoronarono Maestro Vajra [maestro di cerimonia, N.d.T.] del monastero di Rumtek, una posizione che Nedo Rinpoche detiene ancora oggi; attualmente è inoltre il Maestro Vajra principale di Sua Santità il XVII Gyalwa Karmapa Trinley Thaye Dorje.
 
Fino al 1993 Nedo Rinpoche rimase presso il monastero di Rumtek, e si trasferì quindi nella residenza di Shamar Rinpoche in qualità di responsabile dei monaci e della loro formazione. Infine, quando la residenza divenne troppo piccola per tutti i monaci e i Lama, e dopo averne discusso con lo Shamarpa, nel 1996 acquistò un terreno nelle vicinanze, avviando la costruzione della sua personale residenza e centro di meditazione, il monastero Nedo a Kaiyathang (Sikkim orientale) che è la sua sede attuale.
Nel 1998 Nedo Rinpoche poté finalmente trasferirsi nella nuova struttura con il Maestro di Ritiro Lama Choying e il suo assistente personale Lama Kunga, che erano stati entrambi con Rinpoche in vite precedenti, e con i primi cinque giovani monaci. Iniziò lentamente a sviluppare la sua sede con l'obiettivo di formare monaci per preservare la tradizione Karma Kagyu: attualmente i monaci ricevono una preparazione di base in modo da passare poi a ulteriori studi presso Shedra a Kalimpong o presso uno dei centri di ritiro del nostro lignaggio. In futuro, Nedo Rinpoche intende conferire lung e iniziazioni agli studenti avanzati.
 
Nedo Rinpoche detiene la responsabilità per i monaci di Shamar Rinpoche oltre alla piena responsabilità per tutte le attività del lignaggio Karma Kagu in Sikkim per conto di S.S. il  XVII Gyalwa Karmapa Trinley Thaye Dorje. Inoltre, possiede ancora un monastero nel Kham, in Tibet, con più di centocinquanta Lama e monaci di cui si prende cura insieme con Nedo Dechen Rinpoche.


Per informazioni su Karma Guen e sul corso: http://www.karmaguen.org/


Fonte:
https://www.karmapa-healthcare.org
https://www.facebook.com/Ka-Citta-889491291096102
C.R.




6 maggio 2016

Happy birthday Karmapa!

 
«Tutto accade per una ragione davvero buona, sono convinto che sia così; non c'è niente che possa veramente andar male. Temporaneamente può sembrare che le cose vadano per il verso sbagliato, ma essenzialmente non c'è nulla che vada male. Se guardate davvero il nostro potenziale, siamo nati per essere buoni e quindi nulla può andare storto. Perciò, si tratta solo delle cose temporanee, e le cose temporanee semplicemente vanno e vengono. Alla fine tutto accade effettivamente per una causa molto buona e una ragione molto buona, quindi abbiate fiducia in questo.»
 
 
Tratto da un insegnamento dato allo Europe Center nell'agosto 2012
Tradotto da C.R.

5 maggio 2016

Lettera di Sua Santità il XVII Karmapa Trinley Thaye Dorje sul secondo anniversario del parinirvana del XIV Shamar Rinpoche

 
 
 
Cari amici del Dharma,
 
quest'anno ricorre il secondo anniversario del parinirvana del mio insegnante radice, Sua Santità il XIV Kunzig Shamar Rinpoche.
 
Come molti di voi sapranno, le cerimonie per commemorare la sua dipartita si terranno a Sharminub, nei pressi di Kathmandu. Si tratta di una delle sedi più importanti dell'attività del nostro lignaggio in Nepal, ed è stata fondata nientemeno che dallo stesso Shamar Rinpoche. So che tanti di voi parteciperanno al programma annuale di puja e che offriranno preghiere per il rapido ritorno della sua prossima reincarnazione. Molti degli eminenti Rinpoche del nostro lignaggio e venerabili sangha provenienti da diversi monasteri si raduneranno a Sharminub per condurre le puja.
 
La Karma Kagyu Dharma Society Kuala Lumpur quest'anno celebra il suo quarantesimo anniversario. Ho accettato umilmente l'invito a prendere parte a questo programma che coincide con le cerimonie che si terranno a Sharminub, dato che negli ultimi anni ho dovuto rinviare diverse visite a questo centro. Sfortunatamente, pertanto, non potrò essere con voi di persona per il secondo anniversario del parinirvana.  
 
Le mie preghiere per il rapido ritorno di Shamar Rinpoche sono ferventi quanto lo sono sempre state dal momento del suo parinirvana. Anche se non sarò fisicamente presente, quindi, sappiate che il mio cuore sarà lì con tutti voi.
 
A quelli di voi che si sono già organizzati per andare a Sharminub, chiedo per favore di procedere con i loro programmi.
 
Io commemorerò la dipartita del mio defunto insegnante in un ritiro di meditazione dopo essere tornato dalla Malesia.
 
 
Con preghiere
Karmapa Trinley Thaye Dorje
 
 
Tradotto da C.R.
 

19-21 maggio: Sharminub (Nepal): secondo anniversario del parinirvana del XIV Shamar Rinpoche

 
Il secondo anniversario del parinirvana del XIV Shamarpa Mipham Chokyi Lodro verrà celebrato presso la Sharminub Foundation, in Nepal, dal 19 al 21 maggio: Maniwa Sherab Gyaltsen Rinpoche guiderà tre giorni di preghiere di auspicio collettive (drubchö) per il suo rapido ritorno. La Sharminub Foundation invita tutti gli studenti e i devoti del XIV Shamarpa a partecipare a questo evento speciale.
 
 
Per informazioni:
C.R.

 

Messaggio di Sua Santità il XVII Karmapa Trinley Thaye Dorje sulla dipartita di Sua Santità Jigdal Dagchen Rinpoche

 
Cari amici di Dharma,

è con enorme tristezza che vi informo del parinirvana di Sua Santità Jigdal Dagchen Rinpoche del grande lignaggio Sakya, avvenuto a Seattle
.
 
Negli ultimi anni, molti esseri eccezionali o bodhisattva, come Sua Santità Kunzig Shamar Rinpoche, sono venuti a mancare.
 
Offriamo quindi i nostri auspici per il loro rapido ritorno per il bene di tutti gli esseri senzienti.
 
 
Firmato,
 
Thaye Dorje, Sua Santità il XVII Gyalwa Karmapa


Fonte: http://www.karmapa.org
Tradotto da C.R.


3 maggio 2016

Karma Guen teaser: Kalachakra

Cari tutti,
avete preparato i cuscini da meditazione e le tende? Per stuzzicare il vostro palato yogico e darvi un po' di ispirazione, vi proponiamo un paio di post dedicati al corso che si terrà dal 13 al 22 maggio al centro di ritiri di Karma Guen (Spagna). Iniziamo con una spiegazione relativa al Kalachakra Tantra e al significato dell'iniziazione in questo aspetto buddhico, uno degli eventi principali del corso.
 
 
 

Il Kalachakra Tantra viene considerato da molti l'essenza e il cuore della Via di Diamante (scr. Vajrayana). Appartiene al Maha Anuttara, la classe più profonda ed elevata del tantra buddhista, e contiene le più sottili istruzioni sul raggiungimento della buddhità. Suchandra (tib. Dawa Sangpo), il primo Re del regno mitico di Shambhala ed emanazione di Diamante nella Mano (scr. Vajrapani; tib. Channa Dorje), chiese al Buddha Sakyamuni di dare insegnamenti su Kalachakra. Il giorno di luna piena del terzo mese, presso lo stupa di Shri Dhanyakataka (tib. Palden Drepung) nell'India meridionale, il Buddha si manifestò nella forma di Kalachakra, trasmise l'iniziazione completa e diede insegnamenti su questo tantra, al cospetto di un gruppo di innumerevoli buddha, bodhisattva, daka, dakini e altri esseri. Shri Dhanyakataka si trova nei pressi dell'antica città di Amaravati, un piccolo centro nell'Andhra Pradesh (India sud-orientale) che i testi buddhisti descrivono come il luogo d'origine di molti degli insegnamenti tantrici del Buddha. Viene spiegato che il Buddha "si bilocò" (si manifestò contemporaneamente in due luoghi), dato che nello stesso momento stava anche conferendo i sutra della Conoscenza Trascendente (scr. Prajnaparamita) presso la montagna del Picco dell'Avvoltoio (nell'attuale Bihar).
 
Successivamente re Suchandra portò la tradizione di Kalachakra con sé a Shambhala, dove venne preservata da un lignaggio di re bodhisattva. A Shambhala, re Suchandra realizzò un mandala tridimensionale di Kalachakra, si concentrò profondamente nella pratica e diede la trasmissione del ciclo completo a tutti gli abitanti del regno. La casata reale mantenne intatta la trasmissione che in epoca medievale venne riportata in India dal siddha Chilupa (Kalachakrapada), e in seguito si diffuse in India e quindi in Tibet.
Il mantra di Kalachakra

Kalachakra (tib. Dus-‘khor) significa "Ruota del Tempo". Il suo significato esteriore riguarda l'universo e tutte le scienze tradizionali come astronomia, astrologia, matematica e medicina. Il suo significato interiore concerne il corpo umano, la sua struttura interna e le energie sottili, e il fatto che devono essere sviluppati attraverso le pratiche yogiche. Il suo significato segreto rimanda al ciclo completo di studio e pratica relativo alla meditazione tantrica sull'yidam di Kalachakra e il suo mandala.

Si dice che Shambhala è una "terra pura" all'interno del nostro mondo e che può essere percepita solo da esseri con la mente pura e le giuste connessioni karmiche. Secondo una profezia, quando la Terra verrà colpita da catastrofi causate dalle emozioni di disturbo, Kalachakra si manifesterà nuovamente nel nostro mondo come il XXV Re di Shambhala, Rudra Chakrin ("Re della Ruota di Ferro"). Questi, al termine di una guerra spirituale contro retrograde forze di soppressione, fonderà un regno di felicità, libero da confusione e sofferenza.
 
Rudra Chakrin, il XXV Re di Shambhala
 
L'iniziazione in Kalachakra

L'iniziazione in Kalachakra pacifica quindi i conflitti, sviluppa pace e benessere, riduce la sofferenza e incrementa amore, gentilezza, compassione, saggezza e gioia. Il Buddha predisse che chiunque riceva l'iniziazione in Kalachakra rinascerà nel suo mandala; ricevendo  questa iniziazione, una persona stabilisce l'impronta per la futura rinascita a Shambhala, all'epoca del re Rudra Chakrin il cui regno porrà in essere quest'età dell'oro.
 
Karma Guen e Kalachakra: lo stupa di Kalachakra

C'è una connessione solida e di lunga data tra il centro di ritiri del Buddhismo della Via di Diamante di Karma Guen e Kalachakra. Karma Guen si trova sulle formidabili montagne dell'Andalusia, si affaccia sul mar Mediterraneo a sud e sulla "Porta dei Leoni" di Zafarraya a nord, in un villaggio originariamente chiamato Aldea Alta. Il villaggio, abbandonato negli anni '70, venne acquistato da Dorrit e Pedro Gómez e trasformato in un centro di ritiri come gesto di gratitudine nei confronti dei loro insegnanti Hannah e Lama Ole Nydahl.

Karma Guen: lo stupa di Kalachakra
 
Durante un viaggio nel Tibet orientale negli anni '80, Pedro Gómez vide uno stupa di Kalachakra vicino al vecchio confine tra Tibet e Cina, che era stato costruito come protezione contro le energie negative provenienti dall'esterno del paese: fu qui che Pedro prese ispirazione per costruire uno stupa con lo stesso scopo nel sud della Spagna. Lo stupa di Kalachakra venne realizzato nell'estate del 1994, dal 18 luglio al 12 settembre, sotto la supervisione dell'architetto Wojtek Kossowski e sotto la guida di Lopön Tsechu Rinpoche (1918-2003). Si tratta di un tipo di stupa molto raro, ed è solo il terzo di questo genere ad essere stato costruito nel mondo*. E' alto tredici metri, e ha una superficie di base di quarantanove metri quadri. Al suo interno vennero collocate molte reliquie dei buddha del presente e del passato, il Kanjur completo (tutti gli insegnamenti del Buddha) e il Tenjur (i commentari composti dai maestri indiani e tibetani), e anche oggetti mondani. Lo stupa, realizzato in onore del XVII Karmapa Trinley Thaye Dorje e dedicato alla sua attività, venne costruito senza nessun ostacolo, e tra il 15 e il 22 ottobre 1994 venne inaugurato in presenza di persone provenienti da tutto il mondo che furono testimoni di molti segni di buon auspicio che si manifestarono in quell'occasione.
Lopön Tsechu Rinpoche era un detentore di tutti i lignaggi di Kalachakra, e fu in questa circostanza che conferì la trasmissione completa del lignaggio di Kalachakra a Lama Ole Nydahl, rendendolo a sua volta un detentore di tale lignaggio, pienamente qualificato per passare la trasmissione.
 
 
*Nel settembre 2010 è stato inaugurato il secondo stupa di Kalachakra in Europa, presso il centro di ritiri del Buddhismo della Via di Diamante di Karma Berchen Ling, in Grecia [N.d.T.]
 
 
Per informazioni su Karma Guen e sul corso: http://www.karmaguen.org/
 
Fonte: tratto da un resoconto dell'iniziazione in Kalachakra che si è tenuta a Karma Guen nel 2009. Potete leggerlo nella sua interezza a questo link: http://blog.dwbuk.org
C.R.