Facendovi ritorno dopo trentasei anni, Lama Ole riscopre il continente che aveva visitato per l'ultima volta nel 1978, su richiesta del grandioso XVI Karmapa Rangjung Rigpe Dorje. E' l'inizio di una nuova era per il Buddhismo in Sudafrica - la visita del Lama dà un forte impulso alla già fiorente attività di Dharma dei centri buddhisti di Johannesburg e Città del Capo.
Lama Ole Nydahl con i suoi studenti sudafricani e il gruppo di viaggio dopo la benedizione del centro buddhista della Via di Diamante di Città del Capo |
La capitale ci accoglie con tre giorni di pioggia battente, un fenomeno che negli ultimi cento anni non si era mai verificato in questa regione e in questo periodo dell'anno. Nel corso dell'intero viaggio, il clima mostra altre bizzarrie: dove dovrebbe esserci vento non ce n'è affatto, e il freddo si trasforma in caldo. L'unico fenomeno comune sono gli arcobaleni, che non aspettano molto per darci anch'essi il benvenuto. Sembra che Lama Ole e il suo campo di forza siano stati notati.
Il territorio è travolgente. Prima di arrivare a Città del Capo, abbiamo la sensazione di conoscerlo da tutte le parti del mondo - è un fantastico potpourri di Sydney, San Francisco, Big Sur, e Sud America... In qualche modo hanno preso il meglio da ogni luogo e lo hanno reso ancora più splendente, bellissimo e potente. Lo spazio è più ampio e vasto, il paesaggio è un po' più selvaggio, gli oceani sono così possenti, il sole è un po' più forte. C'è ispirazione ovunque. Il sogno collettivo è stato senz'altro ambizioso e poetico. Una terra per persone che amano.
Lama Ole ricorda come Liberatrice Bianca (Tara Bianca), l'energia buddhica femminile di incommensurabile gentilezza, salvò la sua vita mentre stava scalando i monti Drakensberg, come viene raccontato nel suo libro Oltre tutte le frontiere. Allora promise a Liberatrice Bianca di lavorare più duramente per gli altri e, trentasei anni dopo, quell'impegno rimane ancora saldo.
Ovviamente non possiamo non vedere i famosi animali del Sudafrica. Safari. Due leoni stanno stesi vicino alla strada, quando si accorgono della presenza del Lama: lentamente, uno dopo l'altro, si girano per guardarlo negli occhi. Dei "grandi cinque", i più importanti animali del paese, ne vediamo due, dei rinoceronti e i due leoni. Sembra che elefanti, leopardi e bufali aspettino la nostra prossima visita.
La cosa più emozionante, comunque, è la gente. Sono semplicemente amichevoli, pieni di gioia, aperti, con occhi brillanti. Dal momento del nostro arrivo, non abbiamo incontrato una singola persona aggressiva. E' una buona base per il Buddhismo in Sudafrica, e i nostri amici sono pronti - pronti ad aprire le porte dei loro centri e ad accogliere chiunque desideri imparare la meditazione e fondamentalmente ricevere insegnamenti sulla mente.
L'ultimo giorno. Mentre stiamo arrivando all'aeroporto l'autista del nostro bus, che ci ha portato in giro per diversi giorni, chiede timidamente chi sia l'uomo seduto dietro di lui. La notte prima sua moglie gli aveva chiesto che cosa gli fosse successo, dato che sembrava pieno di benedizione. Lama Ole si presenta rapidamente, e partiamo. E' di nuovo tempo per l'Europa.
Per altre informazioni sul Buddhismo della Via di Diamante in Sudafrica:
Per una galleria fotografia del viaggio di Lama Ole in Sudafrica:
Tradotto da C.R.
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