«La "chiara luce" della mente resta solamente un concetto fintanto che la benedizione di un maestro che detiene la trasmissione del Grande Sigillo non "fa presa". Se la comunicazione riesce, allora gli studenti diventano sempre più impavidi, riconoscono eventi interiori ed esteriori semplicemente per quello che sono, ossia specchio e parco giochi della loro mente, e l'illuminazione è solo più questione di impegno e tempo. É importante però sapere che tale luce non proviene dall'esterno, ma che si tratta di un flusso ininterrotto di esperienze di riconoscimento delle quali si percepisce la natura di sogno, l'essere non-separate dalle impressioni avute, il condizionarsi vicendevolmente e l'essere vacue per natura, per dirla come il Buddha. Grazie a questa visione intuitiva il soggetto sperimentante e l'oggetto sperimentato si rispecchiano a vicenda, arricchendosi, e allo stesso tempo va ad aggiungersi ad essi la saggezza illuminante del Grande Sigillo: da sempre sono una cosa sola e sono espressione dello stesso spazio onnisciente. Non esiste altra realizzazione che il soffermarsi in questa esperienza senza confini, che comprende tutto allo stesso tempo.»
Lama Ole Nydahl
Tratto da Il Grande Sigillo
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