28 gennaio 2013

 
 
«Allora portando con me la ciotola per cuocere le ortiche, partii da Brag dkar rta so. Ma, per le privazioni di cibo e vesti durante la lunga pratica, inciampando con il piede in un corno, scivolai su una pietra vicino alla grotta e caddi. Il manico della ciotola si ruppe e la ciotola prese a rotolare. Corsi per fermarla. Dall’interno della ciotola spezzata si staccò l’incrostazione indurita del brodo d’ortica e ne venne fuori una forma verde e tutta intera della ciotola stessa.
Mi consolai ricordando che ogni fenomeno condizionato è impermanente. Comprendendo che anche quella era una esortazione a praticare, sorsero in me una certezza definitiva e una grande meraviglia.
 
Un attimo e ho una ciotola, un attimo e non l’ho più.
Questo esempio mostra che tutti i fenomeni sono condizionati.
Soprattutto mostra la condizione umana propizia.
Io allora, Mi la lo yogin, pratico con perseveranza e senza distrazioni.
 
La ciotola necessaria a contenere le mie ricchezza,
Nel momento stesso in cui si spezza diviene il mio Lama.
L'insegnamento sull'impermanenza dei fenomeni è davvero meraviglioso!»
 
gTsang smyon Heruka - La vita di Milarepa

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