30 maggio 2017

Assorbire le benedizioni del proprio insegnante

 
«In un'intervista televisiva rilasciata nel 1976, al grandioso XVI Karmapa Rangjung Rigpe Dorje è stato chiesto cosa rendesse unica la tradizione Karma Kagyü. La sua riposta è stata che la specialità del suo lignaggio consisteva nell'"assorbire le benedizioni del proprio insegnante per riconoscere velocemente la natura della mente".»
 
 
Tratto da Buddhism Today 37, spring/summer 2016
Tradotto da C.R.

24 maggio 2017

Una preghiera per Manchester: messaggio di Sua Santità il XVII Gyalwa Karmapa Trinley Thaye Dorje sull'attacco terroristico a Manchester

 
 
 
Nuova Delhi, 23 maggio 2017
 
 
Una preghiera per Manchester
 

Nel momento in cui ho sentito le tristi notizie da Manchester, ho offerto le mie preghiere per tutte le persone colpite, e continuo a pregare.


Non riesco a immaginare la confusione e il senso di perdita che le persone coinvolte stanno sicuramente provando. Tutto quello che posso offrire è il mio cuore, e cercare di condividere la mia limitata comprensione della vita, secondo gli insegnamenti del Buddha.

Nella vita non esistono fine, perdita o morte assolute. La vita semplicemente fluisce in una serie di impulsi, in base a cause e condizioni.

Nel mondo odierno è facile farsi logorare dalle idee astratte di perdita assoluta e guadagno assoluto, perciò quando qualcosa va storto siamo naturalmente confusi e disturbati.

Sebbene ci possa sembrare di aver perso in modo assoluto i nostri cari, la verità è che le cose non stanno così, e non dobbiamo opprimere noi stessi con un dolore che rende i cuori così pesanti. La presenza fisica dei nostri cari può non esserci più, ma questo non significa che loro non ci sono più. La forma fisica andrà e verrà.

Il loro ricordo, quello che rappresentano e significano per noi, sarà sempre presente in noi, nella condotta che teniamo nella vita. Ora è nostra responsabilità rendere onore a loro e a tutto quello per cui si sono battuti.

Perché loro sono noi, e noi siamo loro. Procediamo di pari passo, inseparabili.

Possiamo noi prendere un po' di tempo per riflettere sul fatto che, in termini assoluti, non esistono perdite reali.

Nonostante sia naturale provare tristezza per le persone che ci sono care, cerchiamo di non sovraccaricare noi stessi di dolore.

Allo stesso modo, possiamo noi trovare una via per perdonare tutti coloro che sono spinti da forti emozioni di disturbo, e che vivono in una condizione di immensa sofferenza. 

Per tutte le persone colpite:

Noi stiamo pregando per voi.

Io sto pregando per voi.
 
 
Thaye Dorje
Sua Santità il XVII Gyalwa Karmapa


Fonte: http://www.karmapa.org
Tradotto da C.R.

23 maggio 2017

Il Lama, radice della realizzazione

 
«Dall'insegnante, dal Lama, si ottiene quella che si chiama benedizione, ossia quel calore interiore unito alla certezza che la meta è raggiungibile. Egli rappresenta il rifugio attraverso la forza incrollabile che ha raggiunto o anche con il suo esempio. In quanto radice della realizzazione il Lama è insostituibile sul cammino verso un veloce sviluppo, così come lo sono i centri buddhisti. Ognuno è in grado di imparare a camminare da solo, ma per imparare a volare bisogna avere un insegnante. Nonostante si dica sovente che si assumono le caratteristiche del proprio Lama, nel Buddhismo non si diventerà mai solo una sua copia e questo vale soprattutto per la Via di Diamante con i suoi mezzi sempre nuovi e vivaci. Naturalmente insegnante e studenti hanno già alcune somiglianze di fondo, che stanno alla base del loro legame, ma ciò non significa che gli studenti debbano distorcersi o deformarsi per corrispondere a misure predefinite. Il paragone più calzante è invece quello dell'entrare in una sala degli specchi, piena di gioia, che l'insegnante ha creato attraverso la sua assenza di paura. Nel suo campo di forza si scoprono al meglio le proprie potenzialità innate.»
 
 
Lama Ole Nydahl
Tratto da Il Grande Sigillo

17 maggio 2017

Padroneggiare la paura

 
«Ho imparato che il coraggio non è l'assenza di paura, bensì il trionfo su di essa. L'uomo coraggioso non è quello che non ha paura, ma colui che la padroneggia.»


Nelson Mandela (1918-2013)
Tradotto da M.S.

10 maggio 2017

Vesak

 
Oggi, il quindicesimo giorno del quarto mese lunare, in cui cade la luna piena, è il Vesak (Saka Dawa Düchen, in tibetano): si tratta del giorno più importante e favorevole per il Buddhismo,  in cui si celebrano la nascita, l'illuminazione e il parinirvana del Buddha Shakyamuni. Gli effetti di tutte le azioni positive e negative vengono moltiplicati dieci milioni di volte.

Una piccola curiosità sul Vesak: nel 1999 l'Onu ha riconosciuto a livello internazionale il Giorno del Vesak per rendere merito al contributo che il Buddhismo, una delle religioni più antiche, ha dato al mondo per oltre 2500 anni. Questa giornata viene celebrata annualmente presso l'Ufficio delle Nazioni Unite a New York e gli altri uffici e missioni dell'Onu.
 
 
Immagine: statua del Buddha Shakyamuni, Europe Center (Immenstadt im Allgäu, Germania)
C.R., M.S.

6 maggio 2017

Happy birthday Karmapa!


«Il vero Albero della Bodhi è proprio lì nel vostro cuore, la vera illuminazione, il vero Guru, in qualunque modo lo chiamiamo, è proprio lì con il vostro cuore, è inseparabile. Pertanto abbiate fiducia in questo e siatene felici. Tutto quello che dovete fare è semplicemente migliorare questa natura umana, nient'altro. Voi, proprio voi, siete assolutamente perfetti, quello che dovete sviluppare è solo questa natura umana. Per farlo dovete metterci un po' di impegno, sta tutto qui.»


XVII Karmapa Trinley Thaye Dorje
Tradotto da C.R.
Photo credit: Tokpa Korlo