29 marzo 2020

Mahamudra – Il cielo perfettamente chiaro


«Mahamudra è una parola sanscrita che viene tradotta in tibetano come chakgya chenpo. Maha (chenpo) significa "grande, incomparabile", e ciò che è al di là di ogni paragone è il mudra (chakgya) che in questo caso si riferisce alla natura buddhica. È la saggezza della vacuità inerente a ogni essere senziente. In altre parole, Mahamudra esprime il fatto che la mente è vacua per sua natura, pervade tutti i fenomeni e comprende sia il samsara sia il nirvana. È saggezza e compassione illimitate, inseparabili l'una dall'altra. [...]

La tradizione della Mahamudra solitamente si basa su tre prospettive: (1) mudra come fondamento, (2) mudra come via e (3) mudra come risultato. In alcuni sutra si possono trovare altre enumerazioni, come ad esempio le quindici o venti forme di mudra e così via, ma classificare gli insegnamenti secondo i mudra come fondamento, via e risultato copre tutti i loro aspetti. 

Mahamudra come fondamento è la natura intrinseca della mente e di ogni possibile fenomeno concepibile da essa. Nella chiarezza e nella vacuità la mente pura include sia il samsara sia il nirvana, senza alcuna distinzione. La Mahamudra come fondamento è tanto impossibile da esprimere quanto è impossibile da immaginare. Essendo al di là dei concetti non può essere definita, localizzata o identificata. 

Mahamudra come via è il percorso che seguiamo per capire, superando ogni dubbio, che tutti i fenomeni sono di per se stessi vacui. Una comprensione autentica della vacuità non può essere conseguita attraverso il nostro modo di pensare abituale e confuso. Nelle fasi iniziali, esaminando il significato della vacuità, dovresti mantenere la mente aperta e prestare un'attenzione particolare agli insegnamenti pertinenti. Rifletti con cura su qualsiasi conoscenza tu abbia acquisito per mezzo degli insegnamenti. Dovresti inoltre immergerti nella lettura fino a quando non si formi una vasta comprensione di questo tema. Quindi, puoi ampliare ulteriormente la tua comprensione applicando le meditazioni di shamatha (sanscr., letteralmente "calma mentale") e vipashyana (sanscr., letteralmente "visione intuitiva"). È soltanto attraverso un'esperienza personale diretta in meditazione che puoi sapere al di là di ogni dubbio che la vacuità è veramente la natura intrinseca di ogni cosa. Questo intero processo viene chiamato Mahamudra come via.

Mahamudra come risultato non è altro che la realizzazione della Mahamudra come fondamento, ottenuta grazie agli stati progressivi della Mahamudra come via. Quando la foschia mattutina si alza, il cielo è perfettamente chiaro. Il cielo chiaro è immutabile, e tuttavia fintanto che la foschia è presente non lo vedi. Allo stesso modo, la chiarezza della mente è immutabile, e tuttavia fintanto che le illusioni persistono non la vedi. Nel momento in cui le illusioni vengono eliminate totalmente, la Mahamudra come fondamento viene sperimentata come chiarezza inalterabile della mente.
In questo modo, la Mahamudra come fondamento adesso è oscurata. Non siamo in grado di vedere la reale natura della mente e di ogni possibile fenomeno concepibile dalla mente. La Mahamudra come fondamento, però, di per se stessa è al di là del tempo e immutabile. È soltanto la percezione di essa che cambia drasticamente attraverso una comprensione che viene perfezionata in modo graduale fino a quando, alla fine, siamo pienamente illuminati. Nella condizione illuminata sapremo, al di là di ogni dubbio, che la Mahamudra come fondamento e la Mahamudra come risultato di fatto non hanno alcuna differenza. La Mahamudra come via si riferisce al processo che consiste nell'acquisire familiarità con la natura della mente per mezzo delle meditazioni di shamatha e vipashyana. Mahamudra come fondamento, come via e come risultato si basano tutte sulla mente e sono inseparabili dalla mente.
La Mahamudra, quindi, non è una cosa aliena che deve essere portata a casa da una qualche terra pura lontana: non è altro che la purezza primordiale della mente, la natura di buddha di un essere senziente. Ignorare la Mahamudra come fondamento causa la condizione confusa di un essere senziente ordinario; un essere senziente che si trova sui livelli avanzati della Mahamudra come via viene chiamato bodhisattva realizzato; un essere senziente che ha realizzato appieno la Mahamudra come fondamento è un buddha illuminato.»


XIV Kunzig Shamar Rinpoche Mipham Chokyi Lodro (1952-2014)
Tratto da Boundless Wisdom: A Mahamudra Practice Manual
Tradotto da C.R.

19 marzo 2020

Happy birthday Lama Ole!


Preghiera per la lunga vita di Lama Ole Nydahl composta da Lopon Tsechu Rinpoche


OM Svasti,

tu, impareggiabile nel diffondere gli insegnamenti Karma Kagyü oltre tutte le frontiere e in tutte le direzioni

tu, che hai seguito il XVI Karmapa Rangjung Rigpe Dorje, l'incarnazione di tutti i buddha delle dieci direzioni e dei tre tempi,

Ole, possa tu vivere a lungo!


Tradotto da M.S.

10 marzo 2020

Lettera di Thaye Dorje, Sua Santità il XVII Gyalwa Karmapa, sul coronavirus


Cari rispettati Lama, tulku, membri del sangha e praticanti laici del lignaggio Karma Kagyü,

il coronavirus (Covid-19) continua a diffondersi in tutto il mondo.

Tutti noi dovremmo quindi prendere le precauzioni necessarie e adottare le azioni di prevenzione, senza agitazione né panico.

Detto questo, dal mio punto di vista la malattia fondamentale è sia una mente piena d'ansia per la malattia sia una tendenza a pensare erroneamente che non dovremmo mai ammalarci o morire. 

Per evitare una simile paura e idea sbagliata, è molto importante riflettere continuamente sui quattro grandi sigilli*. Vorrei incoraggiare tutti voi a prendere a cuore questo consiglio. 

Da parte mia rivolgo costanti preghiere ai Tre Gioielli e ai protettori del Dharma, e offro i miei migliori auspici per il benessere degli esseri senzienti. 


Thaye Dorje, Sua Santità il XVII Gyalwa Karmapa

Firmata e timbrata il 7 marzo 2020
Karmapa International Buddhist Institute, Nuova Delhi


* I quattro sigilli:
tutte le cose composte sono impermanenti;
tutte le emozioni negative provocano sofferenza;
tutti i fenomeni sono vacui, privi di un'esistenza inerente;
il nirvana è al di là degli estremi. (N.d.T.)


Tradotto da C.R.

8 marzo 2020

Amore e compassione – Omaggio al principio femminile


«L'amore-e-compassione va al di là del bisogno di avere qualcosa o qualcuno verso cui essere amorevoli e compassionevoli. 
È una delle qualità naturali della mente e trova la sua espressione nella maggiore comprensione della mente stessa che ci porta, passo dopo passo, a essere più gentili. Sono sicura che molti tra voi sanno per esperienza che allontanarsi dal proprio piccolo mondo, dove si è sommersi dai problemi personali e presi dal proprio modo di percepire le cose, porta a una maggiore capacità spontanea di sentire più amore.»


Hannah Nydahl
Tratto da Visione, meditazione e azione