30 giugno 2016

Camminare sull'acqua


«Per esempio, stai camminando e cadi. Cerca il motivo della caduta: sei caduto a causa delle scarpe, della strada, o del mondo in cui cammini? Cerca di capirlo rimanendo libero da idee preconcette e senza una precisa predisposizione; fallo con spontaneità.
Allo stesso modo guardiamo le distrazioni della mente; il punto non è di cercare di risolvere il problema, ma di riconoscere le condizioni mentali che lo hanno generato. Così facendo troveremo una risposta chiara che arriverà da sola.
Effettivamente riuscire a fare questo è molto difficile, ma se continuiamo a provarci ad un certo punto tutto ci sembrerà più chiaro. Molto lentamente acquisiremo ngepa, che significa certezza  - una comprensione molto chiara che ci mette in grado di lavorare su noi stessi. Può sembrare semplice, ma in realtà cercare di farlo può provocare confusione a causa delle nostre condizioni e stati emotivi. Tuttavia dobbiamo imparare a lavorare con essi, quindi pratichiamo e seguiamo le istruzioni.»
 
 
Lama Jigme Rinpoche
Tratto da A Path of Wisdom
Tradotto da M.S.
 
Immagine: il sangha di Bergamo sui Floating Piers di Christo e Jeanne-Claude, Lago d'Iseo; photos by M.P.

25 giugno 2016

La morte come processo

 
«Questa zona di confine [tra la vita e la morte] è sempre più popolata, adesso che gli scienziati indagano sul fatto che la nostra esistenza non è un interruttore - acceso per vivo, spento per morto - ma piuttosto un potenziometro che può spostarsi attraverso diversi gradi di luminosità compresi tra il bianco e il nero. Nella zona grigia la morte non è necessariamente permanente e la vita è difficile da definire. Alcune persone attraversano quel confine e tornano indietro, talvolta descrivendo nei dettagli ciò che hanno visto dall'altra parte.
La morte è "un processo, non un momento", scrive Sam Parnia, specialista di medicina d'urgenza, nel suo libro intitolato Erasing Death (Cancellare la morte). E' un'ischemia che colpisce tutto il corpo; il cuore smette di battere ma gli organi non muoiono immediatamente. In realtà, prosegue Parnia, possono rimanere integri per parecchio tempo, il che significa che "per un periodo di tempo significativo la morte è in effetti del tutto reversibile".
Ma come può la morte, l'essenza stessa dell'eternità, essere reversibile? Che tipo di coscienza è attiva durante la transizione nella zona grigia? Un numero crescente di scienziati oggi si sforza di trovare risposte a questi annosi interrogativi.»
 
 
Tratto da Robin Marantz Henig - Il passaggio, National Geographic, aprile 2016, vol. 37 n. 4
Immagine: Buddha di Luce Illimitata (scr. Amitabha, tib. Opagme)
C.R.

22 giugno 2016

Una traccia d'amore 9 - Re e Regine

 
«In un incontro che sia profondo l'uomo vuole regalare alla donna la piena soddisfazione che riconosce in lei; non vede una donna qualsiasi, è incantato, vuole condividere tutto con lei, ogni felicità, vuole farne una Regina e sperimenta infinite possibilità di sviluppo grazie alla forza del sentimento.
Anche per la donna è così, vuole fare di lui un Re, ma nel farlo è un po' più concreta. Auspica per il suo uomo felicità, forza, e capacità di imporre la propria volontà. Contemporaneamente desidera per entrambi una cornice esterna per poterlo fare e delle situazioni pratiche di vita quotidiana soddisfacenti sia per lei sia per i possibili bambini. Accade qualcosa di molto particolare quando l'entusiasmo dell'uomo, quella sua prorompente tendenza ad affermarsi che lo rende dimentico di tutto, si completa con la saggezza di vita e l'amore profondo al di là del tempo che sono la forza delle donne.»

 
Lama Ole Nydahl
Tratto da Il Buddha e l'Amore
Immagine: Dante Gabriel Rossetti - La luna di miele del re Reno (1872)

16 giugno 2016

Come possiamo amare chi è crudele nei nostri confronti?

Come possiamo amare chi è crudele nei nostri confronti?

Sua Santità il XVII Karmapa Trinley Thaye Dorje risponde alle vostre domande

 
 
 
Innanzitutto, esistono innumerevoli citazioni di grandiosi insegnanti, come Shantideva e altri. Il modo in cui personalmente mi rapporto a tali insegnamenti e citazioni è che possiamo pensare ad essi anzitutto da una prospettiva molto ordinaria: chi ti mette a dura prova o ti sottopone a delle sfide, potrebbe farlo in primo luogo per proteggere i suoi cari, per proteggere le persone a cui vuole bene. Possiamo pertanto acquisire un po' di comprensione, oppure quantomeno capire la motivazione che sta dietro le loro azioni e quindi acquisire un po' di comprensione.
 
Talvolta queste sfide ci vengono offerte per renderci più forti, dunque in alcuni casi sono radicate nell'amore; infatti, a volte l'unico modo per farci diventare più forti è metterci alla prova aiutandoci a sviluppare il nostro senso di rispetto e così via. E' difficile capire quando le sfide ci vengono sottoposte in questo modo, quando ci viene data una lezione da un insegnante.
 
Accade spesso che le persone cerchino di proteggere se stesse o i loro cari e ti vedano come una minaccia, come una tigre femmina che attacca un viaggiatore perché pensa sia un possibile pericolo per i suoi cuccioli.
 
Riflettendo su questo, possiamo capire come non sia davvero il caso di amare chi è crudele: credo infatti che sia molto difficile. Tuttavia, se pensiamo a come le azioni siano guidate dall'amore o dalla protezione nei confronti dei cari, possiamo in qualche modo iniziare a sviluppare un percorso, una via per comprendere. Innanzitutto, pertanto, lasciamo andare l'idea che qualcosa sia stato fatto a causa della crudeltà.
 
Possono anche esserci circostanze in cui le persone possono di nuovo presentarci molte sfide semplicemente perché non sono in una condizione mentale stabile o chiara: si trovano in una condizione mentale estremamente emotiva, quindi non sanno proprio quello che stanno dicendo o facendo. Questo accade regolarmente nella vita e dunque non va al di là della nostra immaginazione; possiamo quindi capire, e più siamo in grado di capire più riusciamo a rimuovere ogni tipo di condizione che porta a sviluppare odio o rabbia. Questo fornisce automaticamente spazio per l'opposto di rabbia od odio: innanzitutto comprensione e poi forse, alla fine, anche amore.
 
Per cominciare, tuttavia, come pratica, direi che una delle prime cose in cui esercitarsi è sempre essere consapevole ed essere cauto. Come nell'esempio del viaggiatore: a volte potresti dover viaggiare attraverso territori pericolosi, giungle infide e quindi devi viaggiare con cautela, con consapevolezza, con presenza mentale in modo da non spaventare accidentalmente la tigre. Il problema della tigre infuriata viene dunque risolto prima che abbia luogo; prendendo queste precauzioni, non c'è nessun problema fin dall'inizio.
 
 
"Più siamo in grado di capire più riusciamo a rimuovere ogni tipo di condizione che porta a sviluppare odio o rabbia. Questo fornisce automaticamente spazio per l'opposto di rabbia od odio: innanzitutto comprensione e poi forse, alla fine, anche amore."
 
 
L'intenzione che ci porta a essere consapevoli dovrebbe essere quella di non voler finire in situazioni in cui affrontiamo la sfida di chiederci: "Come vinco il mio odio, come amo?". Il nostro intento dovrebbe essere di coltivare la presenza mentale, ma questo non significa essere eccessivamente prudenti. Col tempo, beninteso, facendo la stessa cosa regolarmente, costantemente, acquisiamo sempre più esperienza, fino a un punto in cui essere consapevoli e cauti viene in modo molto spontaneo e non dobbiamo sforzarci... e quindi, sai...  possiamo viaggiare al sicuro.  
 
Se una persona è già finita in questo tipo di situazione, penso che l'unica cosa che possa fare è riflettere sulle conseguenze o ripercussioni negative che potrebbe sperimentare se cedesse alle emozioni di disturbo come rabbia od odio. Pertanto, usando questa logica molto semplice, evitiamo di fare qualsiasi cosa dannosa: se in questo momento non possiamo esprimere amore, allora quantomeno non dovremmo sviluppare odio.
 
Cautela non significa diventare troppo prudenti perché allora potremmo di nuovo cadere in altri estremi, in altri tipi di problema, come quando si usa la medicina in modo eccessivo e la si trasforma in veleno. Per esempio, potremmo pensare: "Essere cauto è molto importante e quindi devo essere molto cauto, costantemente". Come risultato, possiamo metterci esageratamente sulla difensiva in merito a qualsiasi cosa, diventando di fatto chiusi, davvero chiusi; e poi, ancora, non è affatto salutare. In questi ambiti, dunque, dobbiamo chiedere a noi stessi e riflettere molto attentamente: "Qual è la differenza tra essere cauto ed essere imprudente?". Ovviamente, non dovremmo essere chiusi e ritrosi perché questo potrebbe portare a qualche altra cosa non necessaria. Dovremmo però essere cauti, e il motivo è che vogliamo essere di beneficio per noi stessi e per gli altri.
 
 
XVII Karmapa Trinley Thaye Dorje
Tradotto da C.R.

11 giugno 2016

L'inevitabilità della trasformazione e della morte

 
«Il pensiero dell'impermanenza, l'inevitabilità della trasformazione e della morte, cambia il modo in cui ti rapporti ad ogni cosa. E' importante esserne consapevoli. I momenti che passano diventano giorni, i giorni diventano mesi, i mesi diventano anni, e gli anni che passano diventano presto il trascorrere delle nostre stesse vite. Ci sono così tante cose che tutti vogliamo sperimentare e fare nelle nostre vite, ma così poche vengono realizzate. Pensa a quanti anni possono trascorrere senza che tu riesca a finire un libro che hai messo da parte da leggere! La vita è così, semplicemente passa senza che te ne accorgi. E dato che questa specifica vita è così preziosa, non dovremmo sprecare il nostro tempo seguendo i capricci delle nostre menti irrequiete. Non sappiamo quanto a lungo vivremo e non abbiamo alcuna garanzia di una buona rinascita futura: pertanto, dobbiamo riconoscere il valore del tempo prezioso che abbiamo in questo preciso momento e non dobbiamo buttarlo via.»
 

XIV Kunzig Shamar Rinpoche Mipham Chokyi Lodro (1952-2014)
Tratto da The Path to Awakening
Tradotto da C.R.

8 giugno 2016

Gau

 
Astuccio porta amuleti (tib. gau): reliquiario portatile generalmente fatto di metallo con una tecnica di lavorazione a sbalzo. Lo scopo e la funzione di un porta amuleti sono la protezione durante i viaggi. Spesso, ma non sempre, i gau hanno una piccola apertura sulla parte anteriore con un'immagine religiosa all'interno, e solitamente il lato anteriore è riccamente ornato e decorato con gli otto simboli di buon auspicio e altri motivi. Gli astucci porta amuleti, inoltre, vengono comunemente utilizzati per conservare ogni sorta di materiale sacro come piccoli testi, cordini benedetti, medicine consacrate, reliquie e cose simili. Oggetti di questo genere venivano generalmente portati con sé quando si viaggiava a una certa distanza da casa, per esempio in occasione di un pellegrinaggio o di un lungo viaggio d'affari. 

Un gau completo solitamente è composto da tre parti: (1) il contenitore di metallo che può avere diverse forme, (2) una copertura in stoffa con una falda con bottoni per l'apertura, e infine (3) il contenuto dell'astuccio porta amuleti che può essere un'immagine fatta di metallo, una tsa-tsa, del tessuto, un cordino, una medicina, o qualunque cosa ritenuta speciale o benedetta.

 
Immagine: il gau di Lama Ole Nydahl, contenente reliquie che Lama Ole ha ricevuto direttamente dal XVI Gyalwa Karmapa e da altri importanti maestri del lignaggio Karma Kagyu
Tradotto da C.R.

5 giugno 2016

Preghiera per la lunga vita di Jigme Rinpoche - Messaggio da Dhagpo Kagyu Ling

Dhagpo, 7 maggio 2016
 
Cari amici,

recentemente, Jigme Rinpoche ha informato il Karmapa di aver annullato parte dei suoi viaggi in Asia a causa delle sue condizioni di salute. In risposta a questo il Karmapa ci ha inviato una nuova preghiera di lunga vita che ha composto per Rinpoche, e ci ha chiesto di recitarla quotidianamente. Vorremmo condividere questa informazione con voi per ispirare quante più persone è possibile a essere di supporto per l'attività di Rinpoche recitando questa preghiera.

Tutti quelli che conoscono Rinpoche da diversi anni comprendono quanto siano preziosi per noi i suoi insegnamenti e la sua attività, sia per la profondità dei primi, dati nei suoi corsi, che per la vastità della seconda, in Europa e in Asia come Segretario del Karmapa, e in tutti gli altri luoghi del mondo nei quali viene sempre più spesso invitato a insegnare.

Rinpoche è un bodhisattva le cui azioni si manifestano in modo spontaneo in sintonia con le necessità degli esseri;  è quindi nostra responsabilità di praticanti e studenti che seguono i suoi insegnamenti esprimere l'auspicio che la sua attività continui. Recitare questa preghiera è un ottimo modo per farlo.

E' per questo motivo che la comunità di Dhagpo ha preso l'impegno di offrire a Rinpoche un'accumulazione di  100.000 ripetizioni di questa preghiera per il suo prossimo compleanno che cadrà il 15 agosto.  Se volete partecipare a questa accumulazione, per favore mandate il numero di preghiere recitate via email all'indirizzo
accumulations@dhapgo.org


Con i migliori auspici per la vostra pratica

La Comunità di Dhagpo


Fonte: http://www.dhagpo.org
Tradotto da M.S., C.R.
Per il testo della preghiera, rimandiamo al nostro post precedente

Preghiera di Sua Santità il XVII Karmapa Trinley Thaye Dorje per la lunga vita di Jigme Rinpoche

Preghiera di lunga vita, auspici che si fondano sulla vera integrità.
Omaggio alla nobile Tara.
 
 
Nobile Tara, la natura della tua parola è tale che il suo suono ci libera;
ti imploro di pensare a me, tu che sei l'essenza stessa del prendersi cura!
 
Nobile Tara, la natura del tuo corpo è tale che la sua visione ci libera;
 
Nobile Tara, la natura della tua mente è tale che ricordarla ci libera;
 
come una montagna che rimane inamovibile mentre il mondo trema, sul livello relativo lui [Jigmela, N.d.T.] dona protezione senza temere le avversità, e sul livello ultimo illumina in modo autentico l'insegnamento di ciò che è al di là di tutta la fatica.
 
Possa rimanere ininterrottamente per cento kalpa! Un' emanazione, in questo continente, di virtù che ha raggiunto la maturità; il XVI Karmapa lo ha dichiarato non separato da lui stesso; egli ha realizzato l'auspicio fatto di essere di beneficio agli esseri.
 
A lui rivolgiamo la nostra preghiera di vivere a lungo per il bene di tutti coloro che gli sono devoti.
 
Così come questo lignaggio di grande devozione che conferisce grazia si è manifestato dall'esempio dei grandiosi maestri, possa lui, per mezzo del suo enorme  altruismo, rimanere con noi in ogni momento, nel raggiungimento della grande realizzazione! O grandioso essere, onniscente, pieno di cura e pronto ad aiutare gli esseri, mentre esprimo questo auspicio fondato sulla vera integrità e sul rispetto di tutti, o insurclassabile, unica divinità la cui forza è superiore a tutti gli altri, per favore accordami la tua grazia, Chintachakra [1], tu che unisci in te tutte le qualità eccellenti.
 
 
Io, Thaye Dorje, toccato da una parte infinitesimale dello splendore del nome del lignaggio dei Karmapa, ho scritto questa preghiera di lunga vita per Kyabje Jigme Rinpoche pregando alla divinità di saggezza, in aeroplano, il 6 aprile 2016. Possa tutto essere eccelso!
 
 
[1] Chintachakra: Ruota che Esaudisce i Desideri, Tara Bianca
 
 
Fonte: http://www.dhagpo.org
A questo link la preghiera in tibetano con traduzione in inglese:
Tradotto da M.S.

4 giugno 2016

Una traccia d'amore 8 - Praticare come coppia

 
Dai racconti delle vite dei buddha femminili apprendiamo che alcune di esse hanno meditato insieme ai loro partner maschili sul cammino verso l'illuminazione. E' vero che entrambi devono avere raggiunto almeno la stessa condizione di realizzazione per essere in grado di appoggiare il partner?

In generale, ogni partner deve essere in assoluto sufficientemente maturo per ricevere la trasmissione corrispondente. In particolare per quello che riguarda le meditazioni sugli aspetti buddhici in unione, cioè la pratica tantrica, entrambi devono possedere i requisiti necessari per ricevere le rispettive iniziazioni e le trasmissioni orali. Qui è necessario un certo grado di esperienza di meditazione, è necessario sapere di cosa si tratta, praticare nel modo giusto e mantenere le promesse reciproche - altrimenti non si sta parlando di pratica buddhista. Le persone possono darsi sostegno l'una con l'altro, e ognuno è senz'altro diverso nell'evolversi - sia lui che lei - ma ad essere pronti per questo tipo di pratica devono essere tutti e due.

 
Hannah Nydahl
Tratto da In conversazione con: Hannah Nydahl. Hai mai incontrato una dakini?, in Angelika Prenzel e Lama Ole Nydahl - Dakinis: Lebensgeschichten weiblicher Buddhas
Tradotto da M.S.

1 giugno 2016

Il principe Siddharta diventa un buddha

 
«Quello che rende speciale questa vigilia è che si tratta dell'ultima sera in cui il principe Siddharta fu conosciuto come un essere samsarico od ordinario. Quindi, se foste stati a Bodhgaya circa 2.500 anni fa, osservando quello che stava succedendo nei pressi del Tempio di Mahabodhi, in questo preciso istante il principe Siddhartha sarebbe stato in meditazione sotto l'Albero della Bodhi. Da questo momento in poi fino all'alba, avrebbe praticato il suo samadhi, ossia la capacità o abilità meditativa. In questo caso, un tipo particolare di samadhi conosciuto come samadhi adamantino, simile al vajra;  vajra (dorje, in tibetano) significa "indistruttibile". 

E' quindi attraverso questo samadhi o concentrazione o meditazione simile al vajra che il principe Siddharta distrugge o sradica completamente le ultimissime frazioni del karma e dei klesha (emozioni di disturbo), così sottili, così piccole che non possiamo nemmeno concepire la loro dimensione. Così, ora sta debellando gli ultimi stadi del karma e dei klesha; mentre il sole sorge, proprio in quei momenti, è riuscito a estirparli totalmente, a estirpare la loro stessa radice, e come risultato il principe Siddharta diventa un buddha.»

 
XVII Karmapa Trinley Thaye Dorje
Tratto da un insegnamento dato in occasione della vigilia del Vesak presso la Karma Kagyu Dharma Society Kuala Lumpur (Malesia), 20 maggio 2016
Photo credit: Tokpa Korlo
Tradotto da C.R.