«Quello che rende speciale questa vigilia è che si tratta dell'ultima sera in cui il principe Siddharta fu conosciuto come un essere samsarico od ordinario. Quindi, se foste stati a Bodhgaya circa 2.500 anni fa, osservando quello che stava succedendo nei pressi del Tempio di Mahabodhi, in questo preciso istante il principe Siddhartha sarebbe stato in meditazione sotto l'Albero della Bodhi. Da questo momento in poi fino all'alba, avrebbe praticato il suo samadhi, ossia la capacità o abilità meditativa. In questo caso, un tipo particolare di samadhi conosciuto come samadhi adamantino, simile al vajra; vajra (dorje, in tibetano) significa "indistruttibile".
E' quindi attraverso questo samadhi o concentrazione o meditazione simile al vajra che il principe Siddharta distrugge o sradica completamente le ultimissime frazioni del karma e dei klesha (emozioni di disturbo), così sottili, così piccole che non possiamo nemmeno concepire la loro dimensione. Così, ora sta debellando gli ultimi stadi del karma e dei klesha; mentre il sole sorge, proprio in quei momenti, è riuscito a estirparli totalmente, a estirpare la loro stessa radice, e come risultato il principe Siddharta diventa un buddha.»
XVII Karmapa Trinley Thaye Dorje
Tratto da un insegnamento dato in occasione della vigilia del Vesak presso la Karma Kagyu Dharma Society Kuala Lumpur (Malesia), 20 maggio 2016
Fonte: http://www.karmapa.org
Photo credit: Tokpa Korlo
Tradotto da C.R.
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