Nuova Delhi, 23 maggio 2017
Una preghiera per Manchester
Nel momento in cui ho sentito le tristi notizie da Manchester, ho offerto le mie preghiere per tutte le persone colpite, e continuo a pregare.
Non riesco a immaginare la confusione e il senso di perdita che le persone coinvolte stanno sicuramente provando. Tutto quello che posso offrire è il mio cuore, e cercare di condividere la mia limitata comprensione della vita, secondo gli insegnamenti del Buddha.
Nella vita non esistono fine, perdita o morte assolute. La vita semplicemente fluisce in una serie di impulsi, in base a cause e condizioni.
Nel mondo odierno è facile farsi logorare dalle idee astratte di perdita assoluta e guadagno assoluto, perciò quando qualcosa va storto siamo naturalmente confusi e disturbati.
Sebbene ci possa sembrare di aver perso in modo assoluto i nostri cari, la verità è che le cose non stanno così, e non dobbiamo opprimere noi stessi con un dolore che rende i cuori così pesanti. La presenza fisica dei nostri cari può non esserci più, ma questo non significa che loro non ci sono più. La forma fisica andrà e verrà.
Il loro ricordo, quello che rappresentano e significano per noi, sarà sempre presente in noi, nella condotta che teniamo nella vita. Ora è nostra responsabilità rendere onore a loro e a tutto quello per cui si sono battuti.
Perché loro sono noi, e noi siamo loro. Procediamo di pari passo, inseparabili.
Possiamo noi prendere un po' di tempo per riflettere sul fatto che, in termini assoluti, non esistono perdite reali.
Nonostante sia naturale provare tristezza per le persone che ci sono care, cerchiamo di non sovraccaricare noi stessi di dolore.
Allo stesso modo, possiamo noi trovare una via per perdonare tutti coloro che sono spinti da forti emozioni di disturbo, e che vivono in una condizione di immensa sofferenza.
Per tutte le persone colpite:
Noi stiamo pregando per voi.
Io sto pregando per voi.
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