11 settembre 2013

Il testo che segue è un messaggio speciale che S.S. il XVII Karmapa Trinley Thaye Dorje ha postato sulla sua pagina Facebook, affrontando il tema della non violenza e della compassione nel giorno in cui si commemorano le vittime degli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001.
 
 
Cari amici di dharma,

L'11 settembre ricorre l'anniversario dei tragici eventi accaduti a New York e a Washington nel 2001. Negli attacchi quasi 3000 persone furono uccise, causando una sofferenza e una perdita enormi che vengono sentite ancora oggi. Davanti alla violenza, dove è la speranza?

Se esaminiamo a fondo i fatti di quel giorno, dietro al fumo e alla distruzione vediamo numerosi atti di compassione.  Servizi di emergenza, volontari, persone di ogni condizione sociale tendevano le loro mani e allargavano i loro cuori  per aiutarsi a vicenda. Il cuore umano, la bodhicitta, è la cosa più preziosa di tutte. Sebbene i buddha siano di aiuto nel corso della vita, il cuore compassionevole è ancor più prezioso di un buddha. Nel cuore umano vediamo una speranza illimitata.

In questa data si celebra anche la ricorrenza del giorno in cui Mohandas Gandhi diede inizio al moderno movimento della non violenza. L'11 settembre del 1906 nacque Satyagraha, la forza dell'amore o della verità che proviene dalla non violenza. Questo movimento pieno di compassione ha ispirato Martin Luther King Jr e innumerevoli altri a seguire una via non violenta, risollevando la preziosità del cuore umano e la speranza che deriva dalla gentilezza. Come disse Gandhi: «La non violenza, che è una qualità del cuore, non può venire da un appello al cervello».

In questo giorno, faccio appello ai vostri cuori, tenete nelle vostre menti le persone che soffrono.
In questo giorno, faccio appello ai vostri cuori, fate scorrere la compassione.
Il Buddha Gautama disse: «Migliore di mille parole vuote, è una sola parola che porti pace».

In questo giorno, faccio appello ai vostri preziosi cuori umani, possiate voi condividere parole che portino pace a tutti gli esseri senzienti.
 
 
Tradotto da C.R.

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