15 novembre 2013


«La nostra esperienza della mente, in questo momento, è velata dall’ignoranza, ma fortunatamente questa ignoranza non è intrinseca alla mente. La natura della mente non è l’ignoranza, è invece la saggezza  ad esserne sua qualità innata. Se la mente fosse fondamentalmente ignorante liberarsi  dall’ignoranza sarebbe impossibile.

Per come stanno le cose persino questa mente velata dall’ignoranza quando messa al lavoro perché cerchi  di riflettere su se stessa conclude che di fatto non c’è alcunché al quale aggrapparsi in quanto esistente.

E’ a quel punto che l’ignoranza fondamentale si dissolve con naturalezza e spontaneamente. E’ il risveglio. Proprio come le nuvole in cielo appaiono e scompaiono senza dover essere raggruppate e immagazzinate da qualche parte, e proprio come le nuvole non cambiano mai la natura intrinsecamente limpida del cielo, allo stesso modo l’ignoranza non ha bisogno di essere radunata e rimossa e persino quando è presente non intacca la natura della mente.

Un altro esempio utile è l’oscurità. Che cos’è l’oscurità? Di fatto totalmente priva di sostanza, è la mera esperienza della luce che non raggiunge l’occhio. La luce si manifesta al fine di disperdere l’oscurità, ma in realtà non c’è niente da disperdere. L’innata saggezza della mente fa in modo che l’ignoranza scompaia  tanto naturalmente quanto  la luce fa in modo che l’occhio veda».
 
 
Shamar Rinpoche - The Path to Awakening
Tradotto da M.S.

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