6 novembre 2013

Sua Santità il XVII Karmapa Trinlay Thaye Dorje risponde alle vostre domande - parte I

Nelle scorse settimane, S.S. il XVII Karmapa Trinley Thaye Dorje ha chiesto ai suoi studenti che lo seguono su Facebook di inviargli domande sugli insegnamenti del Buddha o su qualsiasi altro argomento. Alcuni di questi quesiti sono stati selezionati e sottoposti a Karmapa nel corso di un evento tenutosi domenica 27 ottobre presso il KIBI (Karmapa International Buddhist Institute), e le risposte sono state pubblicate su Facebook.
 

• Dobbiamo esercitarci nella nostra pratica spirituale solamente sotto la guida appropriata che ci offre un insegnante, o possiamo iniziare per conto nostro se abbiamo fiducia in ciò che facciamo?

• Se l'origine di ogni conoscenza è il conoscere se stessi e abbiamo tutte le risposte all'interno di noi stessi, perché è così importante avere un insegnante spirituale?
 

Noi tutti abbiamo delle qualità innate e inerenti. Da un punto di vista buddhista, questo non equivale a dire che siamo già illuminati, ma significa che il seme del potenziale è già piantato dentro ciascuno di noi, che è presente in modo intrinseco.

Tuttavia, metterci seriamente a sedere dicendo a noi stessi cose come: "Io sono intrinsecamente puro e decente" può essere difficile, sebbene possiamo rapportarci a queste verità in quei momenti in cui non siamo affetti da emozioni. Se però facciamo fatica ad accettare queste verità, quando siamo in crisi e dubitiamo di noi stessi, questo è un chiaro segno del fatto che abbiamo davvero bisogno di qualcuno che ci faccia da guida, qualcuno che ci dia un'indicazione, qualcuno che ci spieghi di che cosa si tratta e che le cose stanno proprio così.
Per quanto riguarda la domanda in merito alla necessità o meno di avere un insegnante, direi che non dobbiamo andare in capo al mondo per trovare una risposta effettiva, perché credo che essa sia proprio qui, proprio ora. Possiamo semplicemente chiedere a noi stessi, individualmente: "Ho veramente il potenziale o no?", "Capisco davvero la verità?". Oppure possiamo cambiare i termini della questione, dicendo: "Conosco la natura della mente?", "Conosco l'universo e i fenomeni?", e così via.

E' per questa ragione che potremmo avere bisogno di una guida appropriata. E poi, naturalmente, saltano fuori molte domande, per esempio: "Come posso trovare una guida autentica?" e "Come faccio a sapere che quella è la via giusta?", etc. Penso però che a questo proposito sia importante concentrarsi sulle qualità fondamentali degli insegnanti o guide, e usare anche le nostre stesse qualità basilari per valutare con un buon grado di chiarezza, cioè senza emozioni. Quindi, che si tratti di un insegnante Theravada o di uno Mahayana, ci sono degli standard certi o delle qualità essenziali indiscutibili di cui lui o lei hanno bisogno per poterci fare da guida.
 
 
Tradotto da C.R.

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