8 maggio 2014

25 ANNI DI BUDDHISMO LAICO IN RUSSIA

 
La storia del Buddhismo in Russia risale formalmente a quasi tre secoli fa: nel 1741, l'imperatrice Elisabetta stabilì con un decreto che il Buddhismo era una delle religioni ufficiali dell'Impero russo. Il Buddhismo era presente nelle ex repubbliche sovietiche di Turkmenistan, Uzbekistan, Tagikistan, Kirghizistan e Kazakistan. In alcune regioni che si trovano all'interno dell'attuale Federazione Russa, come la Calmucchia e la Buriazia, il Buddhismo Vajrayana (Via di Diamante) di diverse scuole, tra cui il lignaggio Karma Kagyu, è stato praticato a partire almeno dal XIII secolo.

Tutte le religioni, incluso il Buddhismo, subirono la soppressione da parte del regime dell'Unione Sovietica. Quando questa crollò, gradualmente riapparve la libertà di praticare gli insegnamenti del Buddha, e tra i primi ad avviare centri buddhisti in cui la gente potesse praticare il Buddhismo laico vi furono Lama Ole e Hannah Nydahl. Nel 1989, Lama Ole e Hannah visitarono San Pietroburgo dando insegnamenti e il rifugio buddhista, e poco dopo nella città venne fondato un centro buddhista. Oggi si può parlare di una rinascita del Buddhismo laico: in Russia, in tutto il paese, sono stati creati più di 70 centri buddhisti della Via di Diamante che rappresentano il lignaggio Karma Kagyu.
 
 
 
 
 
Nel 2014, è stato celebrato il 25° anniversario di questa rinascita. La visita di Lama Ole Nydahl a San Pietroburgo è diventata l'evento principale di "Buddhism.ru", il V Festival Internazionale del Buddhismo tibetano in Russia. Per dieci giorni, le persone interessate hanno potuto ricevere informazioni sul passato e il presente del Buddhismo in Russia attraverso film, conferenze e mostre d'arte, e in tremila hanno accolto l'invito.
Per tutta la durata del festival, in una galleria nel centro di San Pietroburgo si sono tenute una mostra d'arte dal titolo "Tesori del Buddhismo: una tradizione vivente" e la mostra fotografica "Est e Ovest: la via dell'impavidità, della gioia e della compassione". I visitatori hanno avuto l'occasione di vedere manufatti di arte buddhista di raro valore artistico e storico. Tra i duecento pezzi esposti provenienti da Tibet, Bhutan, Nepal e India, c'erano statue e thangka delle collezioni private degli abitanti della città. Le connessioni culturali tra la Russia e l'Oriente buddhista sono state illustrate dal lavoro di fotografi occidentali e russi. La mostra è stata integrata da conferenze sull'arte, l'architettura e la simbologia buddhiste e sulla medicina tibetana, e dalla visione di film. E' stato proiettato un documentario sul Buddhismo nel mondo moderno, e il pubblico ha fatto domande al regista e alle altre persone che hanno partecipato alla lavorazione.

Buddhismo laico: storia e modernità

E' stata dedicata una tavola rotonda al tema "Buddhismo laico: storia e modernità", un argomento fortemente attuale. L'incontro si è tenuto con la partecipazione dei presidenti di alcune grandi organizzazioni buddhiste di San Pietroburgo: B.B. Badmaev, responsabile del principale tempio buddhista della città, il Gunzechoinei Datsan; A. Koybagarov, presidente dell'Associazione del Buddhismo della Via di Diamante in Russia; Amar Kant Dan, console dell'India; A.A. Grigorjev, assistente personale del console generale dell'India a San Pietroburgo; e inoltre eminenti studiosi, filosofi e personalità pubbliche. I verbali della tavola rotonda verranno pubblicati come parte del IV Congresso Internazionale di Ricerca e Pratica "Buddhismo Vajrayana in Russia: tradizioni e innovazioni", che avrà luogo dal 23 al 26 settembre a Elista, nella Repubblica dei Calmucchi. Lama Ole Nydahl ha tenuto un discorso sul tema "Mahamudra: il Grande Sigillo nel mondo moderno", rispondendo poi alle domande dei partecipanti.
 
 
 

Alla fine del festival, si è svolta una conferenza con Lama Ole Nydahl dal titolo "Buddhismo nel mondo moderno". Lama Ole si trovava a San Pietroburgo in quanto prima tappa del suo annuale tour in Russia, che quest'anno si è svolto in treno da San Pietroburgo a Vladivostok. Più di trecento persone provenienti da 29 paesi hanno preso parte al viaggio, che prevedeva conferenze e corsi di meditazione a ogni fermata. Come parte del tour, Lama Ole e gli amici hanno visitato i molti centri buddhisti della Via di Diamante del paese, e ancora una volta hanno incontrato l'Hambo Lama, il presidente del Sangha buddhista tradizionale di Russia e il Lama più importante dei buriati, presso l'Ivolginsky Datsan, nelle vicinanze di Ulan Ude in Buriazia.

 
Per ulteriori informazioni e una galleria fotografica: http://www.diamondway-buddhism.org/lay-buddhism-in-russia-25-years
Tradotto da C.R.




 

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