Pellegrinaggio in Bhutan, Nepal e India
Nell'anno della scimmia di legno (1944), il XVI Karmapa si recò in pellegrinaggio presso i monasteri di Trag e Samye. Giunse poi a quello di Drowolung nel Tibet meridionale, una delle sedi di Marpa il Traduttore, dove ebbe meravigliose visioni dello stesso Marpa, di Jetsun Milarepa e di Je Gampopa. Nel secondo mese di quell'anno Sua Santità si recò in Bhutan, nel distretto settentrionale di Bumthang, accogliendo l'invito che gli era stato mandato da Sua Altezza Reale Jigme Wangchuk, il Re del Bhutan, affinché visitasse il suo paese. Il Re gli tributò un benvenuto molto caloroso, e su sua richiesta venne celebrata la cerimonia della Corona Nera; in quest' occasione, Sua Altezza Reale vide il Karmapa assumere molte differenti forme miracolose.
Il XVI Karmapa fece visita ai templi di Champa e di Kuje nel Bumthang, nel Bhutan settentrionale. A Kuje, Sua Santità offrì una sciarpa di seta cerimoniale all'immagine di Guru Padmasambhava custodita nel sacrario del tempio: la sciarpa volò in alto nell'aria, attaccandosi sulla fronte della grande statua. Lasciato il Bhutan, il Karmapa ritornò al monastero di Tsurphu.
Situ Tulku si mise in viaggio dal Kham per raggiungere Tsurphu, dove incontrò il Karmapa l'undicesimo giorno del nono mese dell'anno dell'uccello femmina di legno (1945). All'età di 23 anni, Sua Santità ricevette l'ordinazione completa e definitiva, insieme con le iniziazioni e le spiegazioni relative ai più alti insegnamenti Kagyu. Il ventiduesimo giorno del quarto mese dell'anno della scrofa di fuoco (1947), il Karmapa partì per Teod, nel Tibet occidentale, mentre Situ Tulku tornò al suo monastero nel Kham.
Il XVI Karmapa, dopo aver visitato diversi monasteri Kagyu, fece un pellegrinaggio in Nepal. Accolto con grandi onori dalla famiglia reale, Sua Santità celebrò la cerimonia della Corona Nera, visitò tutti i principali luoghi di pellegrinaggio del paese, e conferì le sue benedizioni a migliaia di persone. Per questo viaggio, il Re del Bhutan mise cortesemente a disposizione del Karmapa quattro alti ufficiali del governo, incaricati di seguirlo in qualità di guide e di interpreti.
Lasciato il Nepal, Sua Santità si recò in India passando per Lumbini, il luogo di nascita del nobile Buddha, e proseguendo poi per Sarnath e Bodh Gaya: in queste località fece prosternazioni e preghiere, e si svolsero molte belle cerimonie. Il pellegrinaggio continuò verso Ajanta, Ellora e Kushinagara, il luogo della dipartita definitiva del nobile Buddha. Nel trentesimo giorno del primo mese dell'anno del topo di terra (1948), il Karmapa giunse a Rewalsar, nel nord-ovest dell'India, dove trascorse alcuni giorni e celebrò un rito speciale di Guru Padmasambhava; in migliaia vennero a ricevere le sue benedizioni, e i locali notarono l'apparizione di molti serpenti bianchi da un muro di pietre, e dei movimenti davvero insoliti sulla superficie del lago.
Bodh Gaya |
Il gruppo continuò il viaggio in direzione nord, transitando per Kunu e Purang, verso la montagna sacra del Kailash: il XVI Karmapa fece tre circumambulazioni complete attorno ad essa, impiegando tre giorni per ognuna. Compì inoltre una circumambulazione intorno al lago sacro di Manasarovar, e visitò tutti i luoghi di pellegrinaggio della regione. Quindi attraversò il Tibet, passando per il monastero Kagyu di Mendong, e raggiunse Tsurphu il diciassettesimo giorno dell'undicesimo mese dell'anno del topo di terra (1948).
Viaggio in Cina e in India
Il XVI Karmapa invitò Jamgon Kongtrul a Tsurphu, affinché gli desse ulteriori insegnamenti: ne ricevette molti, compresi i sei yoga di Naropa e il resto della trasmissione orale. Nell'anno della tigre di ferro (1950), un'epidemia di vaiolo colpì il monastero, e Sua Santità celebrò quindi i riti di Vajra Kila: in breve tempo l'epidemia diminuì d'intensità e tutte le persone che l'avevano contratta guarirono velocemente.
Il ventinovesimo giorno del quarto mese dell'anno del drago d'acqua (1952), il Karmapa visitò Chang, nel Tibet settentrionale, dove si svolse la cerimonia della Corona Nera. Si recò poi al monastero di Kar Chung: prima di entrare, all'esterno, fu visto sputare per terra e un'anziana signora raccolse devotamente la saliva, conservandola con cura. In seguito si scoprì che la saliva si era trasformata in preziose reliquie splendenti che continuavano a moltiplicarsi; molte vennero date ai malati per aiutarli a guarire, e molte sono ancora preservate dagli studenti del Karmapa. Sua Santità ritornò a Tsurphu il diciassettesimo giorno del decimo mese di quello stesso anno.
Il diciottesimo giorno del quarto mese dell'anno del serpente d'acqua (1953), S.S. il XVI Karmapa giunse a Lhasa dove ebbe un'udienza con Sua Santità il XIV Dalai Lama, Tenzin Gyatso, da cui ricevette l'iniziazione in Kalachakra. Il venticinquesimo giorno dell'ottavo mese di quell'anno, fece ritorno a Tsurphu: qui impartì la completa iniziazione in "Choling Ter" e la relativa spiegazione a Chong Rinpoche del monastero Nyingmapa di Mindroling; celebrò inoltre il "Mendrub", la consacrazione delle piante medicinali, distribuendole in larga misura.
Il diciassettesimo giorno del sesto mese dell'anno del cavallo di legno (1954), S.S. il XVI Karmapa visitò la Cina insieme con S.S. il Dalai Lama, Chong Rinpoche e altri insegnanti di alto livello. I Lama cercarono di negoziare con il governo cinese per rendere migliori i rapporti tra i rispettivi paesi ed evitare una guerra, ma ebbero un successo limitato. Dopo un soggiorno a Pechino e in altri luoghi della Cina, il Karmapa tornò in Tibet e lungo la via fece visita a molti monasteri nel Kham e nel Do, dando insegnamenti e benedizioni. In quest'occasione gli venne chiesto di rappresentare S.S. il Dalai Lama, impossibilitato a fare lui stesso il viaggio (1955).
Il Dalai Lama, accettando l'invito del Karmapa, si recò in visita a Tsurphu: partecipò a una cerimonia della Corona Nera celebrata per lui, e in cambio diede l'iniziazione nella forma buddhica compassionevole di Occhi Amorevoli. Fu allora che nel Tibet orientale scoppiò uno scontro tra i khampa e i cinesi: questi chiesero formalmente al XVI Karmapa di visitare la regione di Chamdo e, giunto sul posto, Sua Santità consigliò a entrambe le parti di evitare qualsiasi altra ostilità.
Mentre il Karmapa si trovava a Chamdo in molti vennero a incontrarlo, ed egli conferì numerose iniziazioni e benedizioni per creare stabilità nell'area. Si recò quindi a Lhasa per spiegare la situazione a S.S. il Dalai Lama, per poi tornare al suo monastero di Tsurphu.
Combattenti tibetani |
Sua Santità fece un altro viaggio di pellegrinaggio in India. Soggiornò presso il monastero di Dechen Chokor Ling e presso il monastero Kagyu di Yatrong, vicino al Sikkim. Da questa regione il gruppo si spostò in India, visitando Bodh Gaya, Sarnath, Kushinagara e Lumbini: qui S.S. il XVI Karmapa incontrò S.S. il Dalai Lama, anch'egli in pellegrinaggio nel sito sacro.
Il viaggiò continuò in Nepal: il Karmapa visitò i tre luoghi sacri di Bodhanath, Swayambhunath e Namo Buddhaya, dando benedizioni e insegnamenti a molte migliaia di persone. Tornò un'altra volta in India, recandosi in molti siti sacri del sud tra cui Ajanta, Ellora e il grande stupa di Sanchi.
Sua Santità proseguì fino a Kalimpong, vicino a Darjeeling, dove venne a incontrarlo Sua Altezza Reale Azi Wangmo del Bhutan. Si recò poi in Sikkim e fece visita al monastero di Potong, nel nord. Qui gli anziani Lama del monastero di Rumtek, quasi in rovina, gli chiesero di visitare anche la loro sede: il XVI Karmapa rispose che non era ancora il momento giusto, ma che si sarebbe recato a Rumtek successivamente. Mentre Sua Santità rientrava a Tsurphu, erano iniziati altri scontri nella regione di Do Med, nel Kham.
Il IX Sangye Nyenpa Rinpoche e l'VIII Traleg Rinpoche vennero entrambi a soggiornare a Tsurphu. Qui il XVI Karmapa riconobbe la dodicesima incarnazione di Gyaltsab Tulku, e ne celebrò l'incoronazione. Da Sechen Kongtrul Rinpoche, Sua Santità ricevette l'iniziazione in "Longchen Dzod Dun", gli insegnamenti del siddha Longchenpa, insieme con le spiegazioni complete.
I combattimenti esplosero in tutto il Tibet, e gli studenti del XVI Karmapa lo pregarono di fuggire dal paese finché ne aveva la possibilità. Sua Santità disse loro di non preoccuparsi, affermando: «Non è ancora necessario che io lasci il Tibet. Se tuttavia dovesse arrivare il momento di farlo, potete star sicuri che non avrò alcuna difficoltà». Qualche tempo dopo, il Karmapa mandò Situ Tulku e il IX Sangye Nyenpa Tulku in Bhutan.
Fonte: www.karmapa.org
Tradotto da C.R.
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