Naropa, il cui nome era Samantabhadra, era un principe del Bengala, che da giovane si oppose alla sua formazione da sovrano. All’età di otto anni chiese di andare nel Kashmir, per seguire una istruzione intellettuale con i migliori insegnanti dell’epoca; tre anni dopo intraprese infine lo studio di logica, scienza, grammatica, retorica e arte.
Nel frattempo i suoi genitori, secondo il costume dell’epoca, avevano combinato il suo matrimonio con Vimaladipi, appartenente alla casta dei bramini. La cerimonia si svolse al suo ritorno, ma otto anni dopo Naropa insistette per il suo annullamento, e prontamente tornò nel Kashmir per essere ordinato e per effettuare ulteriori studi.
Alcuni anni dopo, all’età di 28 anni, i suoi interessi lo portarono all’Università di Nalanda, vicino a Pullahari, famosa per i suoi filosofi buddhisti, della quale a suo tempo divenne abate. Ma allora gli si manifestò una dakini, dicendogli che la pratica di meditazione era più importante del fare filosofia, e che avrebbe dovuto cercare un certo Tilopa per avere istruzioni. Sciogliendo i suoi voti, Naropa si mise in viaggio verso est per cercare il suo insegnante. Alla fine incontrò Tilopa, senza riconoscerlo, e fu sottoposto a dodici estenuanti prove. Tuttavia perseverò, approfondì gli insegnamenti di Tilopa, e divenne egli stesso insegnante.
Fonte: www.karmapa.org
Tradotto da C.R.
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