E’ stata la nostra sede dal 2007. In questo posto il gruppo è cresciuto, si è fatto più forte. Quante persone sono passate: alcuni solo per una sera (li abbiamo forse spaventati?!), c’è chi è stato con noi per un po’ e poi ha preso altre strade, qualcuno è rimasto. Ci sono passati bravissimi travelling teacher. Addio al percorso un po’ tortuoso per arrivare alla porta del centro, qualcuno forse lo abbiamo perso proprio così. Addio al dover allestire la sala tutte le volte, al dover sistemare le nostre cose e poi sbaraccare a fine serata, un po’ come dei meditatori clandestini. Alla scatola dello shop, che Paolo trascinava sul parquet porconando e lamentandosi, e negli ultimi tempi iniziava ormai a perdere pezzi. Addio al pouf bordeaux, che all’inizio usavamo come supporto per immagini e statue. Al dover portar su e giù dal soppalco il quadro di Karmapa, che durante la settimana rimaneva abbandonato in mezzo a vecchi mobili e altri oggetti impolverati: Carlo era stato nominato sua “tata”. Addio alle armi, le spade di legno degli studenti di Tai Chi Chuan, perché se le spostavamo di due soli millimetri rischiavamo dei mega-cazziatoni, e forse di essere mutilati con le stesse. Addio al sentirsi un po’ costretti e frustrati, per avere a disposizione una sala solo per poche ore alla settimana. Al girare di casa in casa, come un Sangha errabondo, per fare insieme il Ngöndro. Addio al Marienplatz: lì abbiamo chiacchierato, riso, mangiato & sbevazzato. Addio alle sue musichette bavaresi!! Addio, soprattutto, alle coperte “pulciose”, forse il motivo principale per cui Marzia ha fatto pressioni perché cambiassimo sede!! Ai 6 cuscini rigidi che tutte le volte erano oggetto di aspre contese tra Sergio G, Marco, Paolo e Luigi.
Ieri è stata l’ultima sera, lì. Il nostro Sangha inizia a scrivere un altro capitolo della sua storia, su un altro tavolo, su un altro quaderno. Ma sappiamo già che ci aspetta qualcosa di grandioso!!
C.R.
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