«Di notte, quando il lavoro era terminato e non c'erano uccelli a cui insegnare la meditazione, [il Karmapa] spesso ammiccava e diceva: «Andiamo». Ci saremmo quindi trovati su quelle sinuose strade di campagna che rendono così bella l'Europa. Se le gomme dell'auto non stridevano nella maggior parte delle curve, e non raggiungevamo il doppio del limite consentito, secondo lui non si andava abbastanza veloci. Il Karmapa era la prova vivente che la visione interiore nella vacuità e nella natura interdipendente di tutte le cose porta a uno stato di assoluta impavidità.»
Lama Ole Nydahl - Oltre tutte le frontiere
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