25 aprile 2015

La forza dei buoni auspici

 
 
 
Cari tutti,

il pesante terremoto che si è abbattuto sul Nepal ci ha riportato alla mente questo messaggio, scritto da Sua Santità il XVII Karmapa Trinley Thaye Dorje in occasione della catastrofe che ha colpito il Giappone nel 2011.

Di fronte a eventi tragici di questo genere, quello che i nostri insegnanti ci invitano a fare è non scordare la forza dei buoni auspici fatti da ciascuno di noi e fatti dal sangha quando si riunisce in meditazione. Quindi, il numero più alto possibile di mantra del Buddha Occhi Amorevoli - OM MANI PEME HUNG - fatti da soli durante la nostra vita quotidiana, o al centro, è davvero auspicabile.
 
 
Cari amici di Dharma,
 
È con profondo rammarico e pena dal profondo del cuore che ho seguito i tragici sviluppi derivanti dal disastroso terremoto in Giappone. La tragedia ha già provocato migliaia di morti e ancora ci sono innumerevoli dispersi, senza contare tutti quelli che hanno perso tutto ciò che costituiva il fondamento stesso della vita. E le conseguenze che tutto questo avrà nel lungo termine rimangono all'oggi incalcolabili.

Oltre che far pervenir loro l'aiuto materiale, quello che noi, in quanto praticanti di Dharma possiamo fare è dare sostegno alle vittime di questo disastro dedicando a loro la nostra pratica, le nostre preghiere e i nostri meriti.

Di conseguenza estenderò le mie preghiere e i miei auspici ai defunti e ai loro familiari, e chiedo a tutti voi di fare lo stesso.

In particolare vorrei chiedervi di concentrarvi, per il loro bene, sul mantra delle sei sillabe di Chenresig e di accumulare quanti più mantra vi è possibile.
 
 
Con le mie preghiere,
 
 
Karmapa Trinley Thaye Dorje


M.S., C.R.
Traduzione di M.S.


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