7 giugno 2015

 


«Solo se riusciamo a sentirci un buddha tra altri buddha tutto fila liscio e risplende, e solamente il coraggio, la gioia e l'amore contano qualcosa. Quei sentimenti condizionati che prima o poi si manifestano - e che noi percepiamo come spiacevoli, nonostante poi si dissolvano perdendo tutta la loro forza - vengono tutti avvertiti, pensieri ed emozioni, per ciò che sono: fenomeni passeggeri nello spazio. Sapendo che le impressioni positive ci rendono liberi, e quelle negative ci asserviscono, guardiamo a quelle strane condizioni emotive stupendoci che siano ancora lì o magari domandandoci dove siano rimaste nascoste per così tanto tempo. Nulla ci può disturbare: dopo anni ricchi d'amore, e vissuti con tempra, ormai sappiamo che il principio cosciente è indistruttibile indipendentemente da ciò che prova.
Raggiunta la vetta della montagna, ci gustiamo il panorama tutto intorno. Abbiamo maturato un'esperienza che ha liberato la nostra visione e siamo forti del fatto che sul cammino verso la cima abbiamo condiviso tanto con molte persone. Pertanto, invece di tenerci stretta la gioia, ci rendiamo utili agli esseri nel qui e ora, come e quando possiamo.»
 
 
Lama Ole Nydahl

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