27 giugno 2017

Causa ed effetto: la libertà di scegliere

 
«Nonostante il mondo funzioni secondo la legge di causa ed effetto, in ogni momento abbiamo la possibilità di decidere come reagire a questo meccanismo. Al contrario di un organismo unicellulare, l'essere umano ha la facoltà di non rispondere immediatamente agli stimoli ed è sempre libero di scegliere se e come farlo. In questo sono decisivi la percezione, il valore che le attribuiamo e la scelta di agire o meno con compassione consapevoli del quadro generale della situazione. Il paradiso e l'inferno stanno tra le nostre orecchie, tra le nostre costole o comunque laddove riteniamo si trovi la mente: finché considereremo reale il flusso di pensieri, emozioni ed esperienze che sperimentiamo in ogni istante in cui siamo immersi, allora ne saremo prigionieri e ci comporteremo di conseguenza, giudicando tutto. I nostri pensieri, parole e azioni danno continuamente origine alle nuove impressioni che matureranno nelle future esperienze corrispondenti. Se la nostra percezione del mondo ha una valenza positiva, considereremo le esperienze come un tesoro appagante; se invece la nostra visione è cupa o limitata, tutto ci sembrerà grigio. Quando nella mente avremo accumulato tantissime impressioni positive, e la nostra visione ci porterà ad avere fiducia in ciò che accade e a sentirci sempre più liberi, allora ci si potrà rilassare interiormente.
L'unica possibilità di lasciarsi alle spalle il karma nocivo consiste nell'interrompere il flusso di abitudini dannose. É proprio nel momento in cui si vivono esperienze negative che bisogna essere disposti a non buttare via tutto ciò che si sa della legge di causa ed effetto. Utilizzare questa conoscenza, assumendosi la responsabilità della condizione in cui ci si trova, permetterà veri e propri balzi in avanti in termini di crescita personale. La vita potrà allora acquistare più significato.»
 
 
Lama Ole Nydahl
Tratto da Il Buddha e l'Amore

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