20 febbraio 2018

Messaggio di Sua Santità il XVII Gyalwa Karmapa Thaye Dorje sull'incendio nel Jokhang


Cari amici di Dharma,

molti di voi avranno sicuramente visto le notizie e le immagini dell'incendio che nel weekend è scoppiato nel monastero Jokhang, a Lhasa.

Sebbene l'entità dei danni non sia stata precisata, è comprensibile che per molte persone vedere uno dei nostri monasteri più sacri in fiamme possa provocare delle emozioni disturbanti.

Quando mi trovavo a Lhasa, da ragazzo, ero solito visitare il Jokhang con la mia famiglia quasi ogni giorno per rendere omaggio a Jowo Rinpoche, la statua del Buddha; come moltissimi altri, avevo l'abitudine di pregare e fare offerte davanti al Jowo. Ricordo che provavo un tale profondo senso di fiducia nel Jowo – di tanto in tanto mi sedevo perfino in grembo al Buddha, sentendomi davvero protetto e rassicurato.

Il Jokhang è un luogo speciale e spirituale per tutti i buddhisti del Tibet, e oltre a essere uno dei nostri siti più sacri è anche un importante punto di incontro per la comunità tibetana.

Prego perché l'incendio non abbia causato nessun danno permanente, e mi rincuora il fatto che non sono state segnalate vittime.

Allo stesso tempo, però, è anche fondamentale ricordare che non siamo definiti dai nostri templi, dai nostri titoli, o da quello che la gente pensa o dice di noi. In quanto buddhisti dobbiamo avere il coraggio di capire e accettare che non esiste affatto una casa reale, concreta o permanente e che quindi non c'è niente verso cui provare attaccamento. In termini assoluti ciò che conta veramente è che usiamo i nostri valori innati di saggezza e compassione, la nostra ricchezza interiore, per essere di beneficio a tutti gli esseri viventi.

Pertanto non dovremmo lasciare che le nostre menti vengano disturbate dalle emozioni e, invece, dovremmo mantenere le nostre menti calme e attingere alla fonte di compassione e saggezza che si trova in tutti noi, a prescindere da chi siamo o da dove ci troviamo.


Thaye Dorje
Sua Santità il XVII Gyalwa Karmapa


Immagine: statua di Jowo Rinpoche, monastero Jokhang (Lhasa)
Tradotto da C.R.

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