21 settembre 2018

Messaggio di Sua Santità il XVII Gyalwa Karmapa Thaye Dorje per la Giornata internazionale della pace


Cari amici di Dharma, 


in questa Giornata internazionale della pace istituita dall'Onu, vorrei offrire un messaggio a tutti quelli che stanno affrontando delle difficoltà nelle loro vite.

Che abbiate perso delle persone care, che siate sopravvissuti a uragani, tifoni, alluvioni o carestie, o che stiate fronteggiando una bufera nelle vostre vite private o al lavoro, può sembrarvi che la pace sia un sogno distante e che sia in qualche modo irraggiungibile. 

Da un certo punto di vista la pace può essere più vicina di quanto pensiate. Quando dico "pace", cosa voglio dire? Forse un modo per descriverla è in termini di un legame, una devozione e un amore così immenso che non ha limiti. 

Nella vita spesso sono le sfide più grandi che ci portano alla devozione più profonda. La tragica morte della moglie e dei figli del grandioso maestro Gampopa e la sua devozione verso il Buddhadharma sono indivisibili; così come sono interconnesse la perdita della famiglia e della casa da parte dell'eccezionale insegnante Milarepa e la sua spiritualità.

Pace e caos sono inseparabili. Molti di noi, vivendo in una condizione di relativa sicurezza e benessere, possono non cogliere mai il profondo legame che vediamo così di frequente nelle storie di resilienza e sopravvivenza. Perciò, quando preghiamo per la fine della sofferenza e delle sue cause, non etichettiamo la sofferenza come "cattiva" o "buona": possiamo infatti renderci conto di come le persone che soffrono possano avere delle intuizioni che noi non possiamo sperimentare e di come persino in mezzo alla tragedia e al dolore straziante possa essere piantato il seme dell'amore illimitato. 

Siamo tutti differenti, e il modo in cui farete vostri questi pensieri dipende da voi. Cercate però di non forzare una qualche connessione. Per esempio, quando sentiamo le canzoni che altri ascoltano, in alcuni casi non avviene nessuna risonanza nei nostri cuori; non forziamola, ma piuttosto ascoltiamo con attenzione e premura le loro canzoni e impariamo dalle loro esperienze. Dobbiamo imparare il nostro modo personale per conseguire la pace.

Spero che questo messaggio vi dia un po' di conforto e vi aiuti a sviluppare il coraggio di cui avete bisogno per accettare e andare avanti con la speranza nei vostri cuori.


Con compassione,

Thaye Dorje
Sua Santità il XVII Gyalwa Karmapa


Tradotto da C.R.

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