7 aprile 2019

Un canto adamantino di Rechungpa


«Nel corso del suo viaggio verso l'India, mentre si trovava tra Nepal e India, Jestün Rechungpa non riuscì a trovare dei compagni di viaggio e si fermò quindi in Nepal per passare l'inverno. [...]
All'arrivo della primavera, decise di chiedere al Re del Nepal un permesso di viaggio per potersi recare in India. Portò come dono la coda di uno yak bianco, un blocco di muschio e due grammi d'oro, e chiese un'udienza.
Gli dissero: "Voi stupidi tibetani non siete degni di essere ricevuti dal Re."
Lo yogi rispose: "Magari il Re potrebbe uscire sul tetto del palazzo. Ho qualcosa di importante da chiedere."
Il Re del Nepal si presentò sul tetto del palazzo. Rechungpa offrì i tre doni e intonò questo canto:
"Se la fortezza della visione è alta o meno
sarà evidente quando sarai circondato dalle truppe dei preconcetti.
Se la montagna della meditazione è salda o meno
sarà evidente quando rimarrai in ritiro a lungo.
Se il nuotatore dell'azione è valido o meno
sarà evidente quando attraverserai il fiume degli otto dharma mondani.
Se lo stallone dello sforzo è veloce o meno
sarà evidente quando galopperai sulla piana della pigrizia.
Se il nodo dell'avidità è allentato o meno
sarà evidente quando ti imbatterai nella ricchezza materiale.
Se la spada della prajna [conoscenza] è affilata o meno
sarà evidente quando menerai fendenti con la logica e l'autorità scritturale.
Se la legge del Re è applicata rigidamente o meno
sarà evidente quando Rechungpa andrà in India."
Così cantò Rechungpa.
Il Re chiese: "Sei tu lo studente di Milarepa chiamato Rechungpa?"
Lo yogi rispose: "Sono io."
Il Re del Nepal, quindi, gli diede un permesso di viaggio e restituì tutti i doni, dicendo: "Prendi qualsiasi provvista di cui hai bisogno e prendi con te tutti quelli che vogliono andare in India, non importa quanti siano."
Rechungpa prese con sé un centinaio di persone e partì.»

Tratto da The Rain of Wisdom
Immagine: Rechungpa – courtesy of https://www.himalayanart.org
Tradotto da C.R.

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