11 giugno 2019

Messaggio di Sua Santità il XVII Gyalwa Karmapa Thaye Dorje per il quinto anniversario del parinirvana di Sua Santità il XIV Kunzig Shamar Rinpoche



New Delhi, 11 giugno 2019


Cari amici di Dharma, 

Sua Santità il XIV Kunzig Shamar Rinpoche ha manifestato il parinirvana, un aspetto dell'attività buddhica, questo stesso giorno, l'undici di giugno, cinque anni fa. 

A causa degli atteggiamenti mentali estremi e contrapposti dell'eternalismo e del nichilismo, propri degli esseri senzienti, è molto difficile per gli esseri illuminati trovare un modo per esprimere l'insegnamento dell'impermanenza. Possa la nostra virtuosa accumulazione di merito e saggezza sostenerci nell'ascoltare, nel riflettere e nel meditare su questa preziosa espressione dell'impermanenza. 

Vorrei chiedere a tutti voi di usare questo giorno per riflettere sulla natura impermanente della vita. Non lasciate che l'impermanenza sia fonte di problemi e sofferenza perché la morte non è mai la conclusione. Non lo è mai stata e non lo sarà mai. Tale messaggio non è un grido disperato per la sopravvivenza. Perciò, lasciate semplicemente che l'impermanzenza sia. 

Se lasciate che sia, vedete che l'impermanenza ha la qualità formidabile di portare in voi una magnifica consapevolezza, così come la luce rischiara la vista oppure come la penombra aiuta a creare un contrasto e a mettere a fuoco in modo tale che la nostra visione è più nitida che mai. Di nuovo, questo non è un messaggio di incoraggiamento ad aggrapparsi al vivere. Non abbiate quindi paura. Semplicemente, respirate e riflettete sull'impermanenza. 

Così, ogni singolo battito del nostro cuore sarà proprio come il battito del cuore della bodhi di un essere illuminato. 


Con preghiere, 

Thaye Dorje
Sua Santità il XVII Gyalwa Karmapa



Tradotto da C.R.

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