Sanje Jhap, un giovane pastore di sedici anni, voleva sapere cosa fosse davvero la sua Mente. Milarepa mise alla prova le sue capacità dandogli l’istruzione di prendere Rifugio nei Tre Gioielli e poi di visualizzare una immagine di Buddha davanti al suo naso. Il ragazzo non si fece vedere per sette giorni, e suo padre temeva che fosse morto. Lo trovarono in una cava di argilla mentre stava seduto diritto, e gli chiesero perché non avesse fatto ritorno a casa per sette giorni. Il ragazzo disse che dovevano scherzare, in quanto era stato lì solo per poco tempo – ma erano passati sette giorni.
Dandogli istruzioni, Milarepa gli cantò queste parole sulla sua Mente:
Ascoltami, caro pastore, protettore delle pecore!
Con il solo sentir parlare del sapore dello zucchero,
Non si può fare esperienza della dolcezza.
Sebbene la mente di una persona possa capire
Cosa sia la dolcezza,
Essa non può farne esperienza in modo diretto:
Solo la lingua può conoscerla.
Allo stesso modo, una persona non può vedere pienamente la natura della Mente,
Sebbene possa averne un barlume,
Se gli è stato mostrato da qualcun altro.
Se una persona non fa affidamento su questo solo barlume,
Ma continua a cercare la natura della Mente,
Alla fine la vedrà pienamente.
Caro pastore, dovresti guardare la tua Mente in questo modo.
Ascoltami, giovane pastore.
Il corpo si trova tra lo stato consapevole e lo stato inconsapevole,
Mentre la Mente è il fattore cruciale e decisivo!
Colui che prova sofferenze nei Reami Inferiori,
E’ prigioniero del Samsara,
Tuttavia è la Mente che può liberarti dal Samsara.
Vuoi raggiungere l’altra sponda?
Desideri con forza la Città del Benessere e della Liberazione?
Se desideri andarci, caro ragazzo,
Posso mostrarti la Via
E darti le istruzioni.
Fonte: www.kagyu-asia.com
Tradotto da C.R.
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