13 settembre 2014

 
 
«Il Grande Sigillo deve essere sconfinato al pari di un gigantesco innamoramento: ci si deve sentire come in caduta libera prima che il paracadute si apra, o come quando si sfreccia su una strada piena di curve e senza controlli radar in sella ad una moto veloce. Qui si tratta dell'esperienza del principio di consapevolezza stesso, non dei suoi contenuti. Non esiste gioia maggiore: essa va al di là di ogni concetto, viene percepita come fosse più reale di ogni altra cosa e investe ogni cellula del corpo. Il desiderio di intervenire con la propria esperienza per essere di beneficio a tutti, unito alla certezza dell'indistruttibilità dello spazio che sperimenta, rende possibile un'attitudine coraggiosa che trascende l'individuo e che è autoliberante. Viste in quest'ottica, le situazioni spiacevoli diventano purificazioni e dissolvono le cause di pesanti sofferenze che si sarebbero incontrate più avanti. Tutto ciò che è piacevole, invece, è un rafforzamento del proprio potenziale illuminato - una benedizione - che può essere condivisa con gli altri. Così la mente gradualmente inizia a conoscersi sempre meglio. Attraverso il Grande Sigillo non si invecchia solamente (cosa che riescono a fare tutti), ma si diventa anche più saggi.»
 
 
Lama Ole Nydahl - Il Grande Sigillo

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