8 dicembre 2014

La vita del XVI Karmapa Rangjung Rigpe Dorje - parte IV

 
 
 
Per la prima volta un Karmapa visita l'Occidente

Nel 1974 il XVI Karmapa, alla guida di un gruppo di Lama Kagyu, fece un viaggio in Occidente visitando Europa, America e Canada; per la prima volta, gli occidentali ebbero la possibilità di assistere alla cerimonia della Corona Nera che venne celebrata in parecchie occasioni.

In questo modo il Karmapa poté stabilire un contatto diretto con i suoi centri di altri paesi, e diffondere più ampiamente i suoi insegnamenti. Per tutte le persone che cercavano la via del Dharma egli, come nelle sue incarnazioni precedenti, fu una guida, un insegnante, e un vero esempio.

Innanzitutto, Sua Santità trascorse sei settimane in Inghilterra e in Scozia. Quindi, il 10 dicembre 1974, giunse a Copenhagen, invitato da Ole e Hannah Nydahl che erano stati tra i suoi primi studenti occidentali. In seguito il Karmapa visitò Oslo, in Norvegia; Stoccolma, Uppsala e Göteborg, in Svezia; Copenhagen e Rodby, in Danimarca; la Germania settentrionale; Amsterdam; Anversa; Parigi e Lione. A metà gennaio volò a Roma per un soggiorno di due giorni, accogliendo l'invito mandatogli da Papa Paolo VI.

Dopo l'incontro con il Papa, il XVI Karmapa proseguì il suo viaggio attraversando Francia e Svizzera, visitando Clermont-Ferrand, Zurigo, Rikon, Ginevra, la Dorgogna e altri luoghi ancora. Partendo da Ginevra, lasciò l'Europa diretto in India. Molti centri buddhisti vennero fondati dallo stesso Karmapa, e in seguito dai suoi studenti Ole e Hannah Nydahl.
 
 
 
 
"In diverse occasioni, mentre attraversavamo le maggiori città europee - che mai aveva visitato prima d'allora - mi diceva: «Parcheggia là!». Poi ci prendeva per mano, girava l'angolo, ed ecco che ci trovavamo davanti al più grande negozio di uccelli della città. Una volta entrati, si metteva per un attimo in ascolto e poi diceva: «Quello racconta le storie più belle, quell'altro dice invece parecchie sciocchezze». Poi si avvicinava a una gabbia, e l'uccello che intendeva avere volava verso di lui. I proprietari, completamente sbalorditi, spesso li davano addirittura in regalo al Karmapa. [...]
Diceva mantra, soffiava su di loro [gli uccelli] aria calda e fredda e ci spiegava: «Sto insegnando loro la meditazione»."*

Il XVI Karmapa visita l'America e fa un tour in Europa

Il 17 novembre 1976, il XVI Karmapa arrivò a New York per la sua prima visita negli Usa. Il 20 giugno 1977 si recò a Parigi e, dopo la capitale francese, continuò i suoi ampi viaggi visitando Langwedel in Germania, la Norvegia, e la Svezia.

"Vicino ad Oslo il Karmapa saltellò di roccia in roccia nonostante avesse così tanto zucchero nel sangue, che poche gocce avrebbero sicuramente addolcito una tazza di tè. I medici non riuscivano a capacitarsi del perché non fosse in coma. Era incredibile come il 'santo' Karmapa fosse tale nel vero significato della parola, in tutto e per tutto. Era 'completo' e 'in piena azione'."*
 
 
 

Le sue tappe successive furono Copenhagen, Rodby e Aarhus, in Danimarca; l'Olanda; Witten, Königstein e Berlino, in Germania; Vienna e Scheibbs, in Austria; Monaco, in Germania; Winterthur, Zurigo e Ginevra, in Svizzera; Nizza, Saint-Tropez, la Dordogne, Aix, Montpellier, Plaige e Bordeaux, in Francia; Anversa, in Belgio; il Kagyu Ling di Manchester, dove si fermò per tre giorni, e Londra, in Inghilterra; il Galles; e Atene, in Grecia.

Il 28 novembre 1979, il Karmapa in persona avviò i lavori di costruzione di un nuovo centro di meditazione, situato a sud-est di New Delhi, in India; oggi, in quella sede, si trova il Karmapa International Buddhist Institute (Kibi).

Nel maggio del 1980 Sua Santità visitò di nuovo l'Occidente, fermandosi per conferenze e cerimonie a Londra, New York, Woodstock, San Francisco e successivamente, nel mese di giugno, a Boulder.

La dipartita del XVI Karmapa: la morte e la cremazione

Nel luglio del 1981, il Karmapa iniziò la riedificazione di alcuni templi e centri di meditazione. Inoltre, promosse la stampa e la distribuzione di migliaia di testi di Dharma, tra cui 500 copie dell'edizione di Dege del Kanjur, una raccolta di ottima qualità di centinaia di volumi contenenti gli insegnamenti del Buddha. Persino negli ultimi mesi di vita, Sua  Santità lavorò duramente per la diffusione del Dharma.

Il XVI Karmapa morì negli Usa, in un ospedale di Zion nei pressi di Chicago, il 5 novembre 1981, alle 20.30 ora locale. Per tutte le persone presenti, la sua morte fu un ultimo insegnamento sull'impermanenza.
 
 
 

"Mentre la morte si avvicinava, il Karmapa aveva preso su di sé cinque o sei malattie mortali. Utilizzando il suo potere di realizzato, aveva trasformato molta della loro nocività, perlomeno per le persone all'interno del suo campo di forza. [...] Aveva anche permesso ai medici di sperimentare delle medicine su di sé.
Alcune delle loro scoperte erano state sorprendenti: nemmeno dosi massicce di sedativi avevano effetto su di lui. Mentre accadeva tutto questo, il suo interesse era sempre rivolto agli altri. Si prendeva cura del loro benessere, e non parlava mai di sé.
La sera del 5 novembre del 1981, nel giorno di Liberatrice, i medici erano entrati come da routine nella sua stanza. Vedendo che i macchinari si erano visibilmente spenti da soli, avevano pensato tutti la stessa cosa: 'Ecco che si prende gioco di noi'. In quel preciso istante le macchine avevano ripreso a funzionare, avevano lavorato per cinque minuti e poi si erano fermate del tutto. La mattina seguente era arrivato il personale dell'ospedale per rimuovere il suo corpo dal letto, ma i detentori del lignaggio avevano chiesto se fossero presenti tutti i segni della morte. Non lo erano. Il corpo del Karmapa era ancora caldo e morbido. Il centro di energia del suo cuore era talmente caldo, che lo si poteva sentire persino a una certa distanza. Così era rimasto in quel letto: in meditazione per quattro giorni."*

I maestri buddhisti altamente realizzati spesso rimangono in meditazione per alcuni giorni dopo la morte fisica.

"Il 9 novembre un elicottero atterrò all'aeroporto militare, dall'altra parte della grande vallata del Sikkim. Poi si vide partire una fila di auto, e circa un'ora più tardi arrivò il corpo del Karmapa trasportato su un camion della Mercedes. Tutti e quattro i detentori del lignaggio sedevano vicino all'autista sugli stretti sedili anteriori. [...]
Il corpo del Karmapa fu portato nella sala superiore [del monastero di Rumtek] in una struttura concentrica, un mandala."*

La cremazione avvenne un mese e mezzo dopo.

"Durante i quarantacinque giorni trascorsi, [il corpo del Karmapa] si era rimpiccolito invece di decomporsi. Adesso stava seduto in una scatola alta quasi un metro. C'era un'apertura per guardare dentro. [...] Il suo volto, coperto da un velo sottile, aveva una sfumatura grigio scura ed era come raggrinzito. Il corpo di quell'uomo, un tempo così vigoroso, adesso era della misura di un piccolo bambino. Dopo i Canti di Diamante dei Maestri Kagyu e la meditazione sull'ottavo Karmapa, il contenitore fu portato fuori. Lo misero dentro uno stupa d'argilla costruito da poco sul tetto a terrazza del monastero. [...] Fu chiamato un monaco arrivato di recente dal Tibet che non aveva mai avuto contatti con il Karmapa. Solo qualcuno come lui poteva accendere le fascine secche di sandalo che erano state collocate nella parte inferiore dello stupa. [...]
Durante la cremazione, tutto a un tratto vedemmo un arcobaleno gigantesco. Circondava il sole, in un cielo invernale piuttosto secco e chiaro, molto insolito per la zona."*

Il cuore del Karmapa rotolò fuori dallo stupa, sul lato rivolto verso il Tibet. Centinaia di Rinpoche e di studenti, provenienti da tutto il mondo, parteciparono all'evento.
 
 
«Come un disegno nell'acqua scompare spontaneamente,
 così le false apparenze svaniscono in modo automatico
 quando viene compresa la loro mancanza di realtà.»
XVI Karmapa Rangjung Rigpe Dorje - Heart of the Mahamudra


* Lama Ole Nydahl - Oltre tutte le frontiere, I libri di Marpa, 2014


 
 
Tradotto da C.R.


Nessun commento:

Posta un commento