2 marzo 2015

 
 
«Avendo meditato su amore e compassione,
Ho scordato l'afferrarmi al sé mio e degli altri [...].

Avendo meditato e meditato il Lama sulla cima del capo,
Ho scordato la potenza dei capi.
 
Avendo meditato e meditato, continuamente, il mio Yi dam,
Ho scordato skandha e dhātu grossolani*.
 
Avendo meditato e meditato le istruzioni orali del Lignaggio dell'Ascolto (snyan rgyud),
Ho scordato i testi scritti.
 
Avendo conservato e conservato la saggezza naturale*,
Ho scordato le illusioni dell'ignoranza.
 
Avendo meditato e meditato la natura inerente [alla mente] del Trikāya,
Ho scordato il meditare su speranza e paura.
 
Avendo meditato e meditato sull'identità di questa vita e di quella a venire,
Ho scordato la paura di nascita e morte.
 
Avendo conservato e conservato l'esperienza della solitudine,
Ho scordato l'ipocrisia verso i fratelli di vajra.
 
Avendo unito e unito la pratica al mio continuum mentale,
Ho scordato di prendere parte alle discussioni dottrinali.
 
Avendo meditato e meditato su ciò che è, non nasce, non cessa, non rimane,
Ho scordato le teorie della dissertazione [filosofica].
 
Avendo meditato e meditato il mondo fenomenico come Dharmakāya,
Ho scordato la meditazione concettuale.
 
Avendo dimorato e dimorato nello stato naturalmente immutabile,
Ho scordato l'agire con ipocrisia.
 
Avendo seguito e seguito l'umiltà di corpo e parola,
Ho scordato l'arroganza e il disprezzo dei potenti.
 
Avendo fatto e fatto un monastero nel mio corpo illusorio,
Ho scordato i monasteri che procurano la felicità mondana.
 
Essendomi dedicato e dedicato alla pratica,
Ho scordato come si analizzano le parole.»
 
 
*skandha e dhātu grossolani: Essi sono gli aggregati e gli elementi che costituiscono il corpo fisico.
* saggezza naturale: L'essenza della mente nel suo stato naturale, cioè puro.


Milarepa (1040-1123)
Tratto da gTsang smyon Heruka - La vita di Milarepa, a cura di Carla Gianotti



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