6 marzo 2015

Gioia e vacuità

 
«Nel nostro lignaggio Kagyu, la scuola di meditatori e realizzatori, abbiamo una parola tibetana molto importante: detong. Deriva dalla contrazione di dewa, che significa gioia estatica, e tongpa, che significa vacuità. Semplicemente, nel momento in cui sei consapevole della mente in sé, dell'essenza della mente senza tutte le immagini e i concetti, in quell'istante c'è una felicità immensa.  Da quel punto di vista, tutto ciò che succede è il libero gioco della mente, la sua gioia, il suo potenziale, e tu sei ricco, sei il proprietario del cinema, qualunque film proiettino tu ti diverti, comunque.
Dopo alcuni anni di meditazione sulla Via di Diamante, tutto ciò diventa una certezza che non può più essere persa.»


Lama Ole Nydahl
Tratto da Domande e risposte con Lama Ole Nydahl


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