12 gennaio 2016

Timeless is now

 
Un aspetto poco noto della personalità di David Bowie è stato il suo interesse per il Buddhismo e la cultura tibetana. "Ha sempre avuto un significato speciale per me, sebbene non ne parli molto", dichiarò il musicista inglese in un'intervista a Newsday nel 2001, "Ho sempre seguito alcuni dei principi del Buddhismo, specialmente quello relativo al cambiamento. Quello che ho ricavato dai miei goffi tentativi con il Buddhismo è l'idea che il cambiamento è il nostro fiume. Continuo a tornarci con la mente, e significa tantissimo per me".
Alla fine degli anni '60, il Duca Bianco si avvicinò agli insegnamenti del lignaggio Karma Kagyu, studiando con Chime Rinpoche e Chögyam Trungpa presso il Samye Ling in Scozia, e arrivò addirittura ad accarezzare l'idea di farsi monaco.
Nella stessa intervista, Bowie ricostruisce il suo primo incontro con Chime Rinpoche: "Un giorno entro in ufficio e lo trovo vuoto. Scendendo le scale incontro un uomo con abiti color zafferano. In un inglese stentato, mi dice 'Stai cercando me'. Ho capito anni dopo che era soltanto una domanda, ma da sedicenne l'ho presa come fosse un'affermazione, 'E' me che stai cercando'. L'uomo vestito color zafferano, Chime Yong Dong Rinpoche, è stato mio maestro per diversi mesi, finché un giorno mi disse: 'Non vuoi essere buddhista. Dovresti seguire la musica'". Tempo dopo, sul suo primo album, Bowie scrisse e incise la canzone Silly Boy Blue, un tributo a Chime Rinpoche.


Video: Bowie canta Silly Boy Blue durante un concerto benefico per la Tibet House a New York, 2001
Fonte: http://www.newsday.com
C.R., M.S.

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