30 aprile 2016

L'energia gioiosa che assicura la crescita


«La quarta paramita è l'energia gioiosa, senza la quale la vita non ha "quel quid"  e senza la quale diventeremmo solo più vecchi senza diventare più saggi.
E' un ambito nel quale dovremmo essere consapevoli e continuare a nutrire corpo, parola e mente con le impressioni che stimolano l'appetito verso ulteriori conquiste e altra gioia. Dato che molti hanno una forte tendenza verso l'inerzia e lo status quo, dovremmo assicurarci di rimanere vivi a partire dal nostro interno verso l'esterno; il miglior modo per far accadere questo è utilizzando la visione pura della Via di Diamante.
Sapendo che tutti gli esseri sono dei buddha che stanno solamente aspettando che venga loro mostrata la loro stessa ricchezza, e che tutta l'esistenza è il gioco libero dello spazio illuminato, cosa sarebbe di maggiore ispirazione rispetto al fatto di far realizzare tutto ciò?
C'è una gioia immensa inerente alla crescita costante, nel non permettere mai che qualcosa diventi stantio o usato. Il vero evolversi sta al di là della sfera di comodità e vale davvero la pena pretendere poco dagli altri ma esigere tanto da se stessi.»


Lama Ole Nydahl
Tratto da The Six Paramitas, Kagyu Life International, No.3, 1995.
Tradotto da M.S.

28 aprile 2016

Messaggio di Sua Santità il XVII Karmapa Trinley Thaye Dorje sui recenti disastri naturali

 
Cari amici del Dharma,

i recenti terremoti in Ecuador e in Giappone hanno portato a una tragica perdita di vite umane; migliaia di persone sono rimaste senza casa ed elettricità.

I ricercatori stimano che dal 1900 il numero delle vittime dei disastri naturali è di oltre otto milioni, e che i costi economici superano i settemila miliardi di dollari.

Sebbene le notizie relative a questi episodi di alluvioni, terremoti, frane e tempeste ci lascino scossi, è importante che tutti noi cerchiamo di mantenere le nostre menti calme e chiare. Con una mente disturbata dall'emozione, corriamo il rischio che i nostri pensieri, parole e azioni possano accrescere la sofferenza e il danno già causati. Con una mente chiara, siamo in una posizione migliore per essere d'aiuto e di beneficio per chi è in lutto e per le altre persone colpite.

Questo è uno dei molti motivi per cui la preghiera e la meditazione in simili momenti sono così importanti. Pregando per tutte le persone coinvolte nei recenti tragici eventi, chiedo a tutti voi di unirvi a me, e vi chiedo di dedicare i meriti a tutti quelli che hanno perso la vita e ai loro cari.
 
 
Con preghiere,
Thaye Dorje, Sua Santità il XVII Gyalwa Karmapa
 
 
Tradotto da C.R.

26 aprile 2016

Honor Nepal

 
A un anno di distanza dai terremoti che hanno colpito il Nepal, il Rubin Museum of Art di New York propone diverse iniziative per rendere onore all'incredibile patrimonio culturale del paese:
 
"Nella sola valle di Kathmandu, 120 monumenti hanno subito danni parziali e più di 30 sono completamente crollati; ogni monumento ospitava preziose opere d'arte che attualmente sono andate perdute o sono in pericolo. Tale distruzione ha ricordato l'urgente necessità di rendere onore e preservare il patrimonio culturale del paese.
In nessun altro luogo è possibile trovare la mescolanza unica di influenze religiose e culturali che caratterizza il Nepal; le sculture intagliate nel legno, le fusioni in metallo e i dipinti realizzati dagli artigiani nepalesi sono ineguagliati per qualità."
 
 
 

Per dare il vostro supporto alla popolazione nepalese:
C.R.

21 aprile 2016

Kalachakra

 
Il giorno di luna piena del terzo mese dell'anno tibetano, che cade oggi, il Buddha Sakyamuni insegnò per la prima volta il Kalachakra Tantra. Dal momento in cui il Buddha fece ruotare la "Ruota del Tempo", gli insegnamenti sono stati trasmessi fino ad oggi.
Quest'anno, a maggio, al Karma Guen verranno dati gli insegnamenti del Kalachakra Tantra insieme con l'iniziazione in Kalachakra, come è già successo in altre due occasioni. 
Vennero dati per la prima volta nel 1994 da Lopon Tsechu Rinpoche durante l'inaugurazione dello stupa di Kalachakra.
Nel 2009 si tenne una seconda iniziazione al Karma Guen, guidata da Sua Eminenza Beru Khyentse Rinpoche. Potete trovare un resoconto dell'evento a questo link.


Fonte: pagina facebook del Karma Guen
Per il programma del corso di maggio: http://www.karmaguen.org/
C.R.

Nepal: l'Unesco lancia un nuovo progetto per la ricostruzione del patrimonio culturale

 
Domenica 17 aprile l'Unesco ha varato un nuovo progetto di tre anni per la ricostruzione degli edifici storici, dei monumenti e dei luoghi sacri della valle di Kathmandu, sito dichiarato patrimonio mondiale sin dal 1979. Il piano conferisce priorità all'area di Durbar Square e al complesso legato allo stupa di Swayambhu, e si propone di incrementare le capacità delle istituzioni nazionali nel campo della ricerca, della documentazione e delle misure di conservazione. Nelle intenzioni dei promotori, il progetto si configura inoltre come uno sforzo per rilanciare l'economia nepalese, con la creazione di posti di lavoro e opportunità formative, e con un nuovo impulso dato al turismo culturale. L'Ufficio Unesco di Kathmandu e il Dipartimento di Archeologia, facente capo al Ministero della Cultura, Turismo e Aviazione Civile, collaboreranno strettamente alla realizzazione del piano, che prevede un importante contributo da parte della fondazione cinese Hainan Province Cihang Foundation.
Irina Bokova, direttore generale dell'Unesco, ha colto l'occasione per una visita di tre giorni in Nepal, che le ha permesso di constatare e lodare la resilienza, la determinazione e il duro lavoro della popolazione nepalese.
"Dobbiamo rispondere attraverso la cultura perché la cultura e il patrimonio culturale sono forze impareggiabili di identità, appartenenza e rigenerazione", ha dichiarato il direttore generale dell'Unesco. "Non cerchiamo solo di ricostruire il patrimonio, ma puntiamo ad assicurare la continuità delle pratiche culturali, la trasmissione delle conoscenze locali, la continuità dell'identità delle comunità. La cultura sorregge lo spirito della popolazione nepalese [...] Abbiamo sofferto con i nepalesi all'indomani del terremoto, e abbiamo mobilitato un'ampia piattaforma al fine di coordinare una risposta d'emergenza per salvaguardare l'eredità culturale, perché appartiene a tutta l'umanità. Il modo in cui proteggiamo questo patrimonio è un segno del modo in cui ci uniamo attorno alla nostra comune umanità; è così che renderemo giustizia alla popolazione nepalese e rispetteremo la loro dignità umana".
Il Ministro della Cultura, Turismo e Aviazione Civile Ananda Prasad Pokharel ha affermato che il patrimonio culturale è la cosa più importante per l'identità del Nepal, assicurando che in questo anno finanziario verranno ricostruiti più di cento siti danneggati.
I terremoti dell'aprile e del maggio 2015 sono stati il peggior disastro naturale che abbia colpito il Nepal negli ultimi ottant'anni: quasi 9.000 persone sono morte, e centinaia di migliaia di persone sono rimaste senza casa; nella valle di Kathmandu e nella regione nord-occidentale del paese le scosse sismiche hanno colpito circa 2.900 complessi monumentali con un valore culturale e religioso, e su 691 siti danneggiati 131 sono stati completamente distrutti.
 
 
Per approfondimenti:
 
Per dare il vostro supporto alla popolazione nepalese:
 
C.R.

18 aprile 2016

Tara Bianca: omaggio ad Hannah Nydahl

 
 
Fonte: Buddhism Today 20, Fall/Winter 2007
Tradotto da M.S.

In memoriam di Hannah Nydahl

Cari tutti,
ieri Hannah avrebbe compiuto settant'anni. Scrive Lama Ole:
 
 
La luce e la benedizione di Hannah a beneficio di tutti continuano a toccare i nostri cuori a settant'anni di distanza dal primo istante in cui lei ha iniziato a irradiare sul mondo.
Possano la sua ispirazione dal carattere impavido e la sua gentilezza mantenere l'attività di Tara Bianca come nostro esempio altruista, un esempio di perfezione per questa generazione e per quelle future.
 
 
I vostri Ale e Lama Ole


Tradotto da M.S.


16 aprile 2016

Una traccia d'amore 6 - Il divino yogi folle


 
«Proseguendo il suo viaggio, Kunley incontrò una "ani" [novizia, n.d.t.] di sedici anni che si chiamava Tsewong Paldzom, e che portava i segni di una dakini.
- Dove vai, o ani?
- Vado in città per mendicare, rispose lei.
Il Lama vide che essa gli avrebbe dato un figlio.
- Ani, devi darti a me! Esclamò Drukpa Kunley.
- Ma io sono da sempre una monaca, non so proprio come fare!
- Non preoccuparti. Te lo mostrerò io.
Egli la prese per mano, la adagiò sul bordo della strada e fece l'amore con lei per tre volte.
Trentotto settimane più tardi essa mise al mondo un bambino che portava i segni magici delle persone speciali.
Poiché viveva al monastero dove Ngawong Chogyal era abate, questi sperava bene di stabilire l'identità del padre. Quando si apprese che era Kunley, disse alla novizia che quest'ultimo era un santo folle e che così la sua virtù non era traviata.
Le altre monache cominciarono a mormorare: Tutte le donne hanno piacere di fare l'amore; ora ciò diventerà facile anche per le monache.
- Ma l'abate ci sgriderà se rimaniamo incinte! Disse una monaca un po' ritardata.
- Noi dovremo solo dire che Drukpa Kunley è il padre e saremo assolte.
Così, l'anno seguente, un po' per la forza dell'imitazione e un po' per desiderio, il convento si trovò ad essere pieno di bambini.»
 
 
Drukpa Kunley (1455–1529): yogi tibetano, fondatore del lignaggio Drukpa Kagyu
Tratto da Choghyal Ghyatso - Drukpa Kunley. Il divino yogi folle
M.S.
 


 
 

14 aprile 2016

Messaggio di Sua Santità il XVII Karmapa Trinley Thaye Dorje per il compleanno di Bhimrao Ramji Ambedkar


Come uno studente buddhista, una persona, il leader della tradizione Karma Kagyu del Buddhismo tibetano, e un ospite della grande nazione dell'India, sono onorato di ricordare l'importante contributo che il dr. B.R. Ambedkar ha dato al mondo buddhista.

Possano gli sforzi compiuti dal dr. Ambedkar per preservare gli insegnamenti senza tempo del nobile Buddha, per coltivare in tutti gli esseri senzienti la ricchezza interiore, la pratica di compassione e saggezza, prevalere per il beneficio di tutti.
 
Possiamo noi, come praticanti buddhisti, avere il coraggio di far fronte a questa enorme responsabilità di salvaguardare il Buddhadharma per il beneficio di tutte le generazioni future.
 
Possiamo noi essere sempre benedetti dai buddha, bodhisattva e arhat per lo sviluppo della bontà, bhadra.
 
 
Jai Bhim.
 
 
Trinley Thaye Dorje
 
 
Tradotto da C.R.
 

Bhimrao Ramji Ambedkar (1891-1956) è stato un giurista e politico indiano. Appartenente a una comunità di dalit ("intoccabili"), si oppose con forza al sistema castale e alle discriminazioni sociali presenti in India, sostenendo inoltre un recupero della tradizione religiosa buddhista.
Per un profilo di Ambedkar:

12 aprile 2016

Meditazione: l'insegnante segreto

 
«La meditazione fa in modo che l'intuizione scivoli totalmente dalla testa al cuore e nella pancia. Essa è l'insegnante segreto. Qui l'esperienza assoluta e diretta è come un rullo compressore che si mette in moto. La forza radiosa atemporale della mente risplende in modo sempre più stabile attraverso tutte le altre esperienze, con incessanti momenti di intuizione spontanea. Dal momento in cui si adotta la visione del Grande Sigillo - dove soggetto, oggetto ed esperienza sono indivisibili e sono in essenza un'unica cosa - la liberazione e l'illuminazione restano una questione di perseveranza e coraggio.»
 
 
Lama Ole Nydahl
Tratto da Il Grande Sigillo

8 aprile 2016

Riempire la mente di buone impressioni

 
«E' come se la mente avesse un meccanismo di feedback: quello che ci inserite è lo stesso che poi ne uscirà. Se prendeste le anziane signore del club del cucito e cominciaste a mostrar loro una sere di film pieni di omicidi, senza dubbio le signore cambierebbero. E se prendeste i peggiori criminali e mostraste loro immagini floreali, agresti, e cose del genere, è possibile che non le apprezzerebbero, ma i loro concetti cambierebbero di certo. Quindi, non è tanto significativo il tipo di pensieri e di emozioni - che vanno e vengono comunque continuamente -, quanto il fatto di prenderli sul serio, pensando che sono reali, oppure di riuscire a mantenere la distanza sufficiente per riconoscere che semplicemente vanno e vengono. Questo è il segnale che c'è sviluppo. La meditazione - conoscere dove i pensieri vanno e da dove vengono - è ciò che importa.
Da un bel sogno ci possiamo risvegliare illuminati, mentre da un brutto sogno non è possibile. Per questo motivo conviene essere benevoli. Se vi riempite la mente con tante buone impressioni, alla mente piacerà vedere se stessa e gradualmente avrà così tante buone impressioni da azzardarsi a entrare nello spazio chiaro da cui tutto ha origine, diventando prima sempre più liberata e poi illuminata. Se al contrario riempiamo la mente di impressioni negative, diventeremo sempre più disturbati e alla fine perderemo il controllo di ciò che vogliamo sentire e pensare.»
 
 
Lama Ole Nydahl
Tratto da Domande e Risposte con Lama Ole Nydahl

4 aprile 2016

Una traccia d'amore 5 - Maschile e femminile

 
«Negli insegnamenti più elevati trasmessi dal Buddha, il completamento ultimo dei principi maschile e femminile viene visto come l'esperienza indivisibile di spazio e gioia: lo specchio che vive tutto - la consapevolezza - risplende di gioia per sua propria natura al di là delle immagini in esso proiettate. Questo riconoscimento porta in ogni situazione a un'esperienza costante di sconfinato sviluppo.
Per questo motivo tra le molte diverse forme buddhiche (femminili e maschili pacifiche, che rappresentano un accrescimento, entusiasmano e proteggono) quelle che sono in unione, strettamente abbracciate in un evidente atteggiamento amoroso, esprimono il livello massimo.»


Lama Ole Nydahl
Tratto da Il Buddha e l'Amore
Nella foto: Detentore del Diamante (scr. Vajradhara, tib. Dorje Chang) in unione con la sua consorte; statua in bronzo dorato del XIV secolo; image courtesy of http://rubinmuseum.org/

1 aprile 2016

Hannah!

 
«Qualunque ostacolo possa presentarsi lungo il percorso, non dovremmo davvero permettergli di essere d'intralcio. Gli ostacoli sono tali solo se li consideriamo reali, se li facciamo diventare ostacoli. Altrimenti vanno e vengono di nuovo, proprio come qualsiasi altra cosa, e andiamo semplicemente avanti. Siamo noi a decidere se sono ostacoli o meno.»
 
 
Hannah Nydahl
Tratto da Meditation Basics: Listening, Learning, Meditating, Buddhism Today 28, fall/winter 2011
Tradotto da C.R.